Angelo Villari in apnea. E non è escluso il ricorso in prima battuta in caso di bocciatura della lista. L’imprenditore, candidato a sindaco di “Cambiamo Tutto”, questa mattina è tornato a Palazzo Zanca. E’ sua la posizione più a rischio rispetto agli altri gruppi politici che in diversi casi hanno dovuto soltanto integrare la documentazione. La commissione elettorale circoscrizionale, insediata al Comune, sta valutando tutti gli atti. Soprattutto quelli di Villari che, secondo quanto riportato ieri dal segretario generale Santi Alligo, sono stati presentati alle 12,02 e non alle 12. Resta da stabilire se Villari, accompagnato da Sergio Calderone, uno degli assessori designati, era giunto nell’ufficio che fa da anticamera alla sala del Consiglio comunale prima, dopo, o esattamente a mezzogiorno. A “decidere” per il giudizio sotto riserva della lista è stato Patrizio Marino, coordinatore elettorale del Partito democratico, che rivolto ad Alligo ha esclamato che la legge dev’essere uguale per tutti e che Villari era entrato in ritardo nei locali. Alligo, inizialmente, aveva segnato come orario le 12 per poi modificare dopo aver ascoltato il rimbrotto di Marino che si trovava un metro dopo l’ingresso per vedere cosa stava succedendo.
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