Anche da Reset solidarietà a D’Amico e Adamo

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Il movimento Reset interviene in merito alle frasi apparse su alcuni palazzi liberty, la Dogana e il Palazzo dell’Arcivescovado. Ignoti hanno infatti imbrattato i muri con insulti rivolti al consigliere comunale, Piero Adamo, ed al vice capo redattore della Gazzetta del Sud e direttore di Rtp, Lucio D’Amico.

“Abbiamo criticato il dibattito sulla tenda davanti all’Università – scrive il rappresentante Alessandro Tinaglia -poiché crediamo che la questione poteva e doveva risolversi attraverso l’ordinaria Amministrazione. Abbiamo stigmatizzato l’atteggiamento schizofrenico dell’Amministrazione che, in stile democristiano, si è schierata prima con i manifestanti mortificando la Polizia Municipale e l’indomani con la Polizia Municipale”.

“Al di là però di qualunque valutazione sul dibattito politico cittadino – continua -, a nostro avviso inadeguato e distante dai reali problemi della Città, troviamo inaccettabile che dopo l’aggressione alla troupe di Voce di Popolo e quella al Commissario della Polizia Municipale, intervenuto per fare il proprio dovere applicando la Legge, ieri la violenza sia stata reiterata imbrattando la nostra Città con scritte ingiuriose nei confronti del Consigliere Piero Adamo e del Giornalista Lucio D’Amico”.

“Rinnoviamo quindi la nostra totale solidarietà – aggiunge – a chi ha subito violenze fisiche e minacce e condanniamo qualunque iniziativa che violi le regole”.

“Ci sembra francamente grottesco  che chi dice di voler difendere i diritti delle persone più deboli poi utilizzi la violenza, l’intimidazione ed i reati per affermare le proprie idee. La civiltà ed il pacifismo – conclude Tinaglia – sono ben altra cosa ed anziché professarli andrebbero praticati”.

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