Prosegue, con non poche difficoltà, il lavoro sul piano di riequilibrio del Comune. Il nodo da sciogliere in questi giorni è quello Amam. Il Collegio dei revisori dei conti della municipalizzata hanno già espresso due pareri sul piano economico-finanziario della società, che fa parte del piano di riequilibrio. I pareri sono di maggio, il primo, e del 30 gennaio, il secondo. Entrambi sono stati negativi.
In Consiglio comunale, Dario Zaccone, Presidente dei Revisori del Comune, insieme al vicesindaco, Guido Signorino, hanno comunicato che il problema era stato superato. Non hanno però convinto, tra gli altri, la consigliera Antonella Russo, che ha scritto un’interrogazione diretta all’amministrazione comunale, oltre che al Collegio dei revisori dei conti, perché facessero chiarezza sulla situazione.
Oltre all’interrogazione della consigliera Russo, è stata firmata anche una relazione dal dirigente del Dipartimento Partecipate, Riccardo Pagano, anche questa critica.
Altro nodo da sciogliere era il parere del collegio sindacale dell’Amam, che avrebbe espresso parere negativo, secondo la consigliera Russo, mentre secondo Zaccone e Signorino il consiglio sindacale dell’Amam avrebbe rivisto il parere sostenendo il piano finanziario. Il “mistero” del verbale n.3/2015, viene chiarito da una comunicazione della stesso Consiglio di Amministrazione dell’Amam.
“Con riferimento a quanto appreso dalla stampa a proposito del “Verbale n. 3/2015” del Collegio sindacale di Amam, non ancora ricevuto da alcun componente del CdA dell’Azienda e/o dell’amministrazione comunale, ma evidentemente già in possesso della Consigliera Antonella Russo, si rileva che il Collegio sindacale ha avvertito l’esigenza di tornare ad esprimersi circa il Piano Economico e Finanziario dell’Azienda” scrivono dalla partecipata.
“A tal proposito – continuano – si ritiene necessario rendere pubblico il verbale della riunione del giorno 19 tenutasi tra il Collegio sindacale e il CdA dell’Amam alla presenza dell’amministrazione comunale e del Direttore generale dell’azienda. Questo il testo sottoscritto dai componenti del Collegio sindacale, dai componenti del CdA e dal rappresentante dell’Amministrazione Comunale:
Durante la riunione si è discusso del piano finanziario previsionale e il presidente del Cda ha ilustrato le azioni intraprese in questi ultimi mesi, insieme al direttore generale, per ottimizzare la gestione complessiva dell’azienda in riferimento alle previsioni fatte nel piano economico finanziario approvato dal Cda, in particolar modo, si ritiene che l’arrivo del personale ex Feluca possa migliorare ulteriormente la gestione amministrativa e contabile e di interazione con l’utenza, incrementando , tra l’altro, con la creazione di un apposito ufficio, l’attività di recupero crediti all’interno dell’Azienda, attività questa fino ad oggi affidata in appalto esterno. Il presidente fa inoltre presente che i debiti riportati nella relazione di accompagnamento al piano finanziario sono oggetto di specifici piani di rientro con i creditori e gli stessi sono puntualmente rispettati. Per quanto riguarda nello specifico il debito verso l’ENEL SpA, vi è pendente un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e a tutt’oggi non è stata depositata la consulenza tecnica d’ufficio disposta dal Tribunale per valutare la congruità delle fatture richieste dalla Società erogatrice del servizio elettrico. Tale debito viene rappresentato nei vari bilanci d’esercizio e nella relazione di accompagnamento al piano economico finanziario approvato dal CDA. Inoltre nuove iniziative sono state intraprese per la definizione a stralcio di situazioni debitorie rilevanti da tempo incagliate (riferimento definizione in corso con EAS che produrrà risparmio di circa 1.000.000 di euro). Alla luce di quanto prima esposto, il presidente del CDA ritiene che il piano presentato sia sostenibile, fermo restando il diritto dei terzi creditori nei confronti dell’AMam e la propria disponibilità di cassa.
Il collegio sindacale, prendendo atto delle dichiarazioni fatte dal presidente, ritiene indispensabile acquisire, nel breve tempo, la situazione preconsuntivo del bilancio 2014 dell’Azienda, nonché copia dello schema di contratto di servizio. Chiede inoltre che sia effettuato un monitoraggio con cadenza semestrale per avere contezza dell’andamento del piano finanziario presentato. L’Amministrazione conferma che sarà effettuato il monitoraggio e in conseguenza dei risultati che si otterranno sarà valutata l’opportunità di porre in essere eventuali azioni correttive. Il collegio, dando seguito alle proprie valutazioni, espresse nei precedenti verbali sulla base dei documenti resi disponibili in relazione al piano finanziario, ritiene di potere formulare nuove valutazioni sulla scorta delle recenti iniziative intraprese dal CdA, finalizzate al raggiungimento di nuovi obiettivi che dovrebbero produrre economie finanziarie così come sopra espresso dallo stesso CdA. Il collegio si riserva di analizzare i dati relativi al monitoraggio che sarà effettuato con la periodicità sopra indicata.”
Continua il Cda Amam: “Fermo restando che il Piano Economico e Finanziario è atto programmatico di competenza del Consiglio di Amministrazione che fissa obiettivi di breve, medio e lungo periodo per la gestione dell’azienda, rispetto al quale l’eventuale parere del Collegio sindacale ha carattere non necessario e non vincolante, è il caso di osservare che gli ultimi due bilanci AMAM approvati hanno prodotto utili per € 402.000 nel 2012 e per € 501.000 nel 2013. La quota disponibile di tali utili, per oltre € 850.000, è stata destinata al socio a titolo di dividendo e, per € 476.652, è confluita nel piano di riequilibrio per l’anno 2014”.
“Il mantenimento di tale trend di utili – continuano – consentirà di rispettare agevolmente gli impegni assunti nel piano anche nei successivi anni 2015 e 2016”.
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