Occorre un nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi popolari, ma al contemporaneamente si deve rispettare il regolamento sulla gestione dell’edilizia pubblica, che fu varato dal precedente consiglio comunale il 19 aprile del 2012. Libero Gioveni ci riprova, l’esponente dei Centristi per la Sicilia già alcuni mesi fa (senza ricevere risposta) aveva inviato un’interrogazione all’assessore alle politiche della casa Sebastiano Pino, in cui si chiedeva quando il Comune avesse intenzione di formulare un nuovo bando, visto che l’ultimo risale al marzo del 2013.
Da allora, solo poche famiglie hanno visto migliorata la propria situazione: “Dell’ancora vigente graduatoria – spiega il consigliere comunale – risultano aventi diritto circa 60 famiglie, di cui solo a una decina circa è stato assegnato un alloggio; il difficile reperimento di alloggi disponibili, infatti, rende certamente arduo il compito di snellire questa graduatoria che, però, non può certamente durare in eterno, anche nel rispetto di chi nel frattempo ha maturato i medesimi requisiti: ordinanza di sgombero, sfratto esecutivo, precarie condizioni economiche, presenza di persone disabili nel proprio nucleo familiare, condizioni di antigienicità dell’alloggio ecc. Infatti – prosegue ancora l’esponente centrista – posto che l’obiettivo iniziale fosse quello di far presentare le istanze annualmente o al massimo ogni 2 anni, non si può pensare di lasciare in “standby” una graduatoria che, paradossalmente, nonostante siano ancora tante le famiglie in attesa di un alloggio, rischia di non essere più a passo con i tempi”.
Per Gioveni c’è il serio rischio che con il passare del tempo la situazione si possa fare sempre più ingarbugliata: “Pertanto – conclude Gioveni – posto che questa Amministrazione non sembra abbia fatto nulla per reperire più alloggi possibili sul territorio da destinare agli aventi diritto (con politiche, per esempio, volte ad un accurato censimento degli alloggi sfitti attraverso dei controlli incrociati), coloro che sono in possesso dei requisiti sopra descritti avrebbero tutto il diritto di sperare di ottenere un alloggio ai sensi di un Regolamento che invece, nella fattispecie, non si sta affatto rispettando nella parte, appunto, relativa alla tempistica prevista per un nuovo bando”.
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