Il consigliere comunale Alessandro Russo punta il dito contro il sindaco Cateno De Luca e chiede al primo cittadino di fare una scelta: o continuare a governare Messina o dimettersi e dedicarsi a tempo pieno a quella che Russo definisce «la sua infinita campagna elettorale». Ecco la nota stampa riportata in maniera integrale.
«Un sindaco assente da due mesi alle sedute di Giunta, come testimonia in maniera laconica l’albo pretorio comunale, che però allo stesso tempo trova invece lo spazio sufficiente a girare per botteghe, macellerie, bar della città, ormai lanciato nella ennesima e stucchevole campagna elettorale permanente nella quale sta dentro da mesi. Per non tacere del tempo facilmente individuato per conferenze stampa e concerti in giro per la Sicilia.
Mentre accade tutto questo, la città sopravvive, con le sue strade abbandonate e sporche e con i suoi problemi irrisolti che richiederebbero una presenza costante e quasi oppressiva della figura del primo cittadino.
A chiunque faccia presente l’incongruenza di una tale e ingiustificabile assenza dai ruoli di responsabilità per cui è stato eletto, risponde con i toni violenti e volgari a cui ha abituato la città da tempo, con la consueta intolleranza al dissenso e la sua incapacità a sopportare critiche.
La sua auto blu ormai lo porta in giro per contrade e rioni della città, lanciato in una campagna elettorale permanente, sfruttando la visibilità del suo ruolo, utilizzando il nome della città come ulteriore strumento di propaganda.
A questo punto della vicenda amministrativa lo si deve porre necessariamente a un bivio. Nessuno tocca il suo diritto di fare campagna elettorale permanente, lasciando perdere i problemi della città che pure dovrebbe gestire. Ma a questo punto che De Luca faccia una scelta: o la città di Messina o la sua infinita campagna elettorale. Le due attività sono del tutto incompatibili tra loro: troppo lungo il tempo che ci porterebbe alle urne; questa città non può permettersi un sindaco solo sulla carta che in realtà pensa solo alla sua ambizione politica lasciando irrisolti i mille e più problemi dell’amministrazione di questa città.
De Luca si presenti già nelle prossime ore dimissionario e liberi la città e se stesso dall’improbo compito di far coincidere il ruolo di sindaco della terza città della Sicilia con quello di candidato in servizi permanente, ruolo che più di tutti gli riesce bene.
Separi i destini della città da quelli del perenne candidato. Liberato dalla sua carica, potrà fare tutta la propaganda elettorale che vorrà, senza l’intralcio di essere sindaco (perché se per due mesi manchi dalle sedute di Giunta ma sei pesante in ogni altra occasione esterna, è evidente che ritieni un intralcio il tuo ruolo).
Messina ha disperata necessità di essere governata, non di essere strattonata in un conflitto politico costante. È tempo che oggi, non tra cinque mesi, De Luca separi la sua strada da quella della città.
Il governo di Messina, è chiaro coi fatti, non gli interessa più».
(407)