Alberi “dentro casa”. Gioveni e Cacciotto: “Ma l’Amministrazione non era ambientalista?”

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C’è il degrado ambientale e, soprattutto, il disagio dei cittadini nella nota stampa in cui il consigliere Libero Gioveni e il consigliere della terza circoscrizione, Alessandro Cacciotto, denunciano, per l’ennesima volta la situazione in cui si trova il verde pubblico.

«Farebbe quasi più notizia vedere degli alberi con chiome sfoltite e sagomate – scrivono Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto -, ma seppur ormai sia diventato un classico trovare sempre e comunque un alibi per questa Amministrazione (che rispetto alle altre passate, ha l’aggravante di essere riconosciuta persino “ambientalista”) per giustificare le “malefatte” o le cose “non fatte” in questa legislatura, non possiamo non denunciare quanto di inqualificabile e inaccettabile si assiste nel villaggio di Camaro S. Paolo in tema di potatura alberi e in generale di cura del verde pubblico».
Le foto che Gioveni e Cacciotto hanno fatto pervenire in redazione, e che sono state trasmesse all’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua con richiesta urgente di intervento, sono chiare.
«Non si tratta di semplice degrado urbano e ambientale – spiegano i due – che alla luce di quanto si vede anche in centro città potrebbe passare, paradossalmente, anche in secondo piano, ma si tratta nella maggior parte dei casi, di aver “segregato” in casa, con annessa asfissia per chi non possiede gli indispensabili condizionatori, moltissimi residenti, per lo più anziani e disabili, per la comprovata impossibilità ad aprire le finestre delle loro abitazioni».
«Grossi rami, voluminosissime fronde e un “mare” di fogliame con annessi insetti che invadono letteralmente gli alloggi delle palazzine ubicate nella principale via Gerobino Pilli e nella perpendicolare via Paolo La Badessa – raccontano Gioveni e Cacciotto -, con gli esasperati abitanti che non sanno più a che santo votarsi nonostante siano innumerevoli le nostre personali richieste a Palazzo Zanca, volte anche a dare una minima sfoltita quanto meno a quegli alberi protagonisti di quelle situazioni giudicate più estreme».
alberi2«Senza considerare, poi, in generale – aggiungono-, il degrado del verde, con interventi di scerbatura eseguiti col contagocce e con alberi che addirittura (come si evince dalle foto), sono strapiene di foglie ed erbacce anche nei loro rispettivi tronchi».
«Auspichiamo adesso – concludono Gioveni e Cacciotto -, specie dopo aver denunciato questo inquietante stato ambientale che mette a rischio anche la salute dei cittadini della zona, che il buon assessore Ialacqua si renda finalmente conto dell’urgenza e della improcrastinabile necessità di eseguire i necessari interventi di potatura e scerbatura a Camaro S. Paolo, anche perché, tra le altre cose, anche da queste parti c’è chi ha pagato diligentemente e puntualmente la Tasi al fine di ricevere quei servizi che, in generale nelle periferie, si possono leggere soltanto nel “libro dei sogni”».

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