Le priorità di Accorinti: toglietegli tutto ma non “l’amica” Assisi

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Il sindaco Accorinti si sarà sicuramente fatto illudere dal proverbiale detto “chi trova un amico trova un tesoro”. Ecco perché continua ad insistere affinché il Consiglio approvi la delibera che sancirà un rapporto d’amicizia con la città di Assisi, infischiandosene della mancata approvazione del bilancio e dei gravi problemi economici che attanagliano la città. Forse crede che, gemellandosi con la “capitale della pace” potrà per magia apparire il tanto atteso bilancio, magari per intercessione di S.Francesco, nato proprio nel centro umbro.

Il primo cittadino vuole a tutti i costi siglare questo gemellaggio, un obiettivo sicuramente legittimo, ma assolutamente fuori luogo viste le priorità cittadine che invocano attenzione. La questione era già stata affrontata in Commissione al Bilancio lo scorso 4 gennaio, suscitando le ire dei consiglieri presenti che avevano stigmatizzato il comportamento di un’amministrazione che sembra vivere in un universo parallelo.

Oggi la delibera è approdata sui banchi della Commissione Cultura e  anche questa volta i consiglieri hanno giustamente manifestato più di una perplessità. In particolare, Libero Gioveni si è lasciato andare a uno sfogo pubblicato sul proprio profilo Facebook. “Accorinti – tuona l’esponente Udc – si premura a presentarci questa delibera che gli servirebbe magari per farsi intervistare da qualche tv nazionale come sindaco modello per la pace e la fratellanza con altri comuni. Non ci presenta ancora in Aula  la delibera per il bilancio di previsione 2015 che serve a pagare gli stipendi ai lavoratori dei servizi sociali e a garantire i servizi basilari”.

A questo punto Gioveni tenta di riportare con i piedi per terra  Accorinti, proponendo un elenco di tutte le urgenze che l’amministrazione dovrebbe al più presto risolvere:

1) BAMBINI AL GELO NELLE SCUOLE;
2) SERVIZI SOCIALI ALLO SBANDO SENZA CERTEZZE FUTURE;
3) MESSINAMBIENTE CON STIPENDI ARRETRATI;
4) INVALIDI CIVILI SENZA TESSERE ATM GRATUITE SPETTANTI PER LEGGE;
5) 800 DISOCCUPATI NELLA GRADUATORIA DEI CANTIERI DI SERVIZIO CHE ASPETTANO DA 2 ANNI E MEZZO IL MIRACOLO DELLA CHIAMATA;
6) FAMIGLIE CON DISAGIO ECONOMICO SENZA LA “SOCIAL CARD”;
7) ASSOCIAZIONI DI DISABILI SENZA UNA SEDE DOVE OPERARE;
8) CENTINAIA DI FAMIGLIE IN EMERGENZA ABITATIVA IN ATTESA DELL’ASSEGNAZIONE DI UN ALLOGGIO;
9) UN TERRITORIO CHE FRANA SENZA ALCUNA POLITICA DI PREVENZIONE E DI CONTROLLO;
10) STRADE ALLAGATE AD OGNI MINIMO ACQUAZZONE E IL TRAM CHE SI FERMA SULL’ACQUA;
11) UNA PISCINA COMUNALE CHIUSA DA 5 MESI;
12) DEGLI IMPIANTI SPORTIVI FATISCENTI;
13) ALBERI CHE SFONDANO LE FINESTRE DELLE ABITAZIONI;
14) VORAGINI NELLE STRADE SEMPRE PIU’ MARTORIATE;
15) 700 PUNTI LUCE SENZA MANUTENZIONE DA PARTE DEL COMUNE;
16) SCUOLE SENZA CERTIFICATI DI PREVENZIONE ANTINCENDIO CHE RISCHIANO LA CHIUSURA;
17) MOLTI MERCATI CITTADINI SONO IMMERSI NEL DEGRADO CON CONSEGUENTE CALO DELLE VENDITE PER GLI AMBULANTI;
18) LE NAVI DA CROCIERA VOGLIONO SBARCARE A CATANIA QUEST’ANNO ABBANDONANDO IL NOSTRO PORTO;
19) LA SPAZZATURA LA DOVREMO TENERE A CASA LA DOMENICA.

“Ops, dimenticavo -conclude Gioveni –  siamo perennemente dentro un’emergenza idrica senza precedenti che non si sa ancora dove ci porterà. E lui che fa? Vuole il gemellaggio”.

Andrea Castorina

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