Chiamata a rapporto, oggi alle 12, del sindaco Renato Accorinti al Viminale, e con lui anche i sindaci di Napoli, di Catania, di Eboli (SA), di Benevento, di Rieti, di Pizzo (RC) e di Pescara. Sono i Comuni che, come quello di Messina, sono in predissesto.
L’incontro odierno, la cui data era stata comunicata con largo anticipo lo scorso 6 ottobre, sarà con i sottosegretari del Ministero dell’Interno, per discutere, appunto, lo stato finanziario dei predetti Comuni.
Intanto, alla capogruppo al Comune del Partito Democratico, Antonella Russo, appare lecito chiedere perchè mai “il sindaco Accorinti, pur essendo venuto a conoscenza oltre dieci giorni fa di questo incontro, non abbia ritenuto di comunicare previamente l’esistenza di tale riunione, alla quale sono legati i destini economici della città, e la stessa sopravvivenza del piano di riequilibrio finanziario”.
Ed ancora: “Chi parteciperà all’incontro? Cosa andrà a riferire al Ministero dell’Interno la nostra Amministrazione? Forse sarebbe stata opportuna la condivisione con la città e con tutti i suoi rappresentanti di un appuntamento così importante, che riguarda il futuro delle prossime generazioni di messinesi. Speriamo almeno che al ritorno dalla Capitale, qualcuno dica alla città se e quali risultati ha portato all’incasso”.
Interrogativi che non sono campati in aria, quelli di Russo, specie
sulla scorta delle modifiche a un piano di riequilbrio pluriennale che ha subìto parecchie modifiche negli ultimi due anni, e che Roma non ha ancora esitato, lasciando così aperta la strada del default per il Comune di Messina.
Insomma,tutti a faccia in su, oggi, rivolta verso Roma, e auguriamoci che il nostro sindaco porti un buon risultato a casa.
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