Utilizzando il gergo calcistico si potrebbe definire “autogol” l’ennesima uscita maldestra del sindaco Accorinti che ha trascorso il week-end a Palermo partecipando alla Leopolda sicula organizzata dall’ala renziana del Pd e più precisamente dal sottosegretario Davide Faraone. Da sabato circola sui social una foto che ritrae il primo cittadino seduto accanto al neo assessore al Bilancio Luca Eller Vainicher, guarda caso componente del Partito Democratico. Eppure, lo stesso Eller, durante la sua presentazione, ha ribadito ai cronisti di essere solo un tecnico, ben lontano da logiche di partito, nonostante i suoi trascorsi toscani.
La presenza di Accorinti, affiancato dall’assessore De Cola e dal capo di Gabinetto Carrara, alla kermesse renziana ha fatto storcere il naso a tanti cittadini, considerato che l’attuale amministrazione ha sempre ribadito la propria lontananza dai tradizionali partiti, dalla vecchia politica, a loro dire, causa principale del declino della città. L’apparizione di Accorinti non è stata digerita neanche dal commissario Pd Ernesto Carbone che ha invitato lo stesso Sindaco a dare le dimissioni, rivolgendo poi lo stesso consiglio all’assessore Eller.
Da un lato vi è quindi un Pd che propone la sfiducia coalizzandosi con i Dr, dall’altro c’è l’ala renziana che sembra aver offerto un “rifugio” al povero Accorinti ormai disorientato come Ulisse davanti al canto delle sirene.
Ma ecco che la vicenda assume l’aspetto del suddetto autogol. Ieri sera l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua ha esternato la propria perplessità davanti ai contenuti della kermesse politica che lui stesso ha definito “Faraolda”. Un vero e proprio attacco ai renziani, veri e propri rivali ideologici dell’amministrazione dal basso, almeno a fino a ieri. Ialacqua sembra quindi voler prendere le distanze dallo stesso Accorinti, “reo” di aver partecipato ad un evento chiaramente politico in cui sono state trattate tematiche ben lontano dalla filosofia “dal basso”.
Di seguito il post pubblicato ieri sera da Daniele Ialacqua:
Ponte sullo Stretto, termovalorizzatori, Muos, Trivelle… questi alcuni temi cari al sottosegretario Faraone, il regista della cosiddetta “Leopolda” sicula conclusasi oggi a Palermo, che è meglio ribattezzarla Faraolda per il ruolo che il sottosegretario renziano, che “minaccia” la sua candidatura alla presidenza della Regione Sicilia, ha avuto in questi 3 giorni di kermesse renziana. Faraone ed il suo PD annunciano la resurrezione di progetti “zombies” contro cui abbiamo sempre combattuto: il Ponte sullo Stretto, contro cui abbiamo marciato e lottato per anni; il Muos, contro cui abbiamo più volte manifestato a Niscemi e non solo; i termovalorizzatori, che ci vedono con la comunità della Valle del Mela per impedire la trasformazione della centrale di San Filippo in un termovalorizzatore; le Trivelle petrolifere, contro le quali diciamo SI al referendum del 17 aprile. Secondo le cronache di questi giorni Faraone scrive in un suo recente libro «Sì al Ponte sullo Stretto perché è di centrosinistra creare condizioni che favoriscano collegamenti agevoli, connessioni con il resto del mondo, sviluppo e occupazione» ed ancora «Sì al Muos perché è di centrosinistra avere a cuore la propria sicurezza …» . Come dimenticare poi che Faraone è il sostenitore della riforma in chiave “autoritaria” della scuola “La Buona scuola è più di una riforma, è made in Italy di idee…”. Quanto letto e sentito mi basta e mi avanza per dire che non so di quale centro-sinistra parla, non so a quale centro-sinistra appartenga, ma non m’interessa, non rientra nel mio orizzonte politico. Sono lontano anni luce dalle Leopolde o Faraolde che siano. A Palermo in questi giorni è andato in scena tutto quello contro cui combattiamo da anni, non solo per i contenuti ma anche per un linguaggio che non ci appartiene (vedi la pessima battuta anti-Crocetta di Faraone sul TSO). Il mandato politico che ci hanno dato a Messina i cittadini è chiaro e netto: basta con la vecchia politica, basta con i giochi di palazzo, cambiamo la politica e Messina dal basso, per attuare un programma basato su partecipazione, pace, ambiente, legalità e trasparenza, gestione pubblica dei servizi pubblici locali, beni comuni…insomma l’opposto della Faraolda. Altro che “..aprire al PD..e ad una parte precisa del PD”, come blatera qualcuno, altro che “…passaggio di fase strutturale o tentativo disperato di sopravvivere ancora un po’ “ , come delira qualcun altro, siamo stati sempre dall’altra parte della barricata e continueremo ad esserlo. Che se ne facciano TUTTI una ragione!
Ialacqua attacca Faraone e ribadisce la propria lontananza da vecchie logiche di partito, “dimenticandosi” che seduto nelle prime file ad assistere alla “Faraolda” c’era proprio Renato Accorinti. I più maliziosi potrebbero già pensare che l’uscita pubblica dell’assessore Ialacqua, dai toni così duri e diretti, possa sancire una imminente rottura. Intanto, l’impressione è che Accorinti dopo il rimpasto di Giunta, sia passato ad un rimpasto di idee.
Andrea Castorina
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