Si ritorna concretamente a parlare di sfiducia. Questa volta è l’Udc ad agitare nuovamente le acque, comunicando la volontà di interrompere l’avventura di Accorinti alla guida di Palazzo Zanca entro il prossimo giugno. L’annuncio lo ha dato ieri il presidente Giampiero D’Alia, durante l’assemblea provinciale del partito.
La mozione verrà presentata esattamente nel mese in cui l’attuale Giunta compirà tre anni di mandato. In queste settimane, il partito centrista continuerà a raccogliere le motivazioni secondo le quali è necessario arrivare al commissariamento della città, prima delle nuove elezioni. E a tal proposito lo stesso D’Alia ha spianato la strada al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone per candidarsi al ruolo di nuovo Sindaco di Messina.
“L’onorevole Ardizzone ha assicurato la propria disponibilità alla candidatura – spiega il capogruppo Udc Mario Rizzo – è un gesto concreto dal punto di vista politico vista la sua importanza nell’ambito istituzionale come presidente dell’Ars. Per Messina sarebbe un ottimo Sindaco”. L’Udc è dunque uscito allo scoperto dopo aver comunque manifestato in più occasioni il proprio dissenso davanti all’operato del sindaco Accorinti. “La mozione che presenteremo prima dell’estate non sarà un documento sterile, ma frutto di un’attenta analisi su ciò che non funziona e su ciò che si dovrà fare. Crediamo in un’azione politica di rilancio per la città e abbiamo dunque bisogno del contributo di tutte le parti sociali, con chi ha un ruolo attivo”.
Su eventuali alleanze, utili anche a raggiungere la famosa quota 16 firme, Rizzo tira il freno a mano. “Abbiamo sempre rispettato chi ha avuto opinioni diverse, il confronto con le altre forze politiche si deve basare su fatti, la sfiducia non è un atto numerico, ma di sostanza. E’ un atto politico importante a cui va dato il giusto valore guardando i contenuti. Più volte l’Udc è stato definito l’ago della bilancia, nessuno ha mai chiesto il nostro pensiero su determinati aspetti. Siamo un partito che si basa su valori e principi ben saldi, abbiamo una chiara personalità politica e i fatti lo dimostrano. Ieri è iniziato un percorso che include il futuro della Città Metropolitana e sulle prospettive di sviluppo, metteremo poi nero su bianco”.
L’eventuale sfiducia ad Accorinti porterebbe ad nuovo commissariamento per la città. Sugli effetti che comporterebbe tale scelta Rizzo preferisce ancora non pronunciarsi. “La prassi normativa prevede inizialmente la presentazione della mozione di sfiducia che poi dovrà essere discussa in Aula. Dal dibattito che ne scaturirà, comprenderemo le modalità con cui si dovrà gestire la città, si potranno delineare le basi su cui agirà un’eventuale amministrazione suppletiva. Procediamo passo per passo”.
Andrea Castorina
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