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Fiera, Reset: “L’Autorità Portuale vada comunque avanti”

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Quando mancava soltanto la firma, il Comune ha chiesto ancora tempo prima di dare il definitivo ok per il bando che regolerà la gestione della Cittadella Fieristica. Un passo indietro, comunicato ieri nel corso di una riunione con l’Autorità Portuale, che mandato su tutte le furie lo stesso presidente dell’Authority Antonino De Simone che ha comunque manifestato la volontà di andare comunque avanti.

Tante le reazioni di politici e movimenti cittadini. Secondo Reset “non esiste alcuna capacità decisionale, nessun raccordo anche tra i componenti della stessa Giunta e soprattutto come non esista una Visione di Sviluppo per la nostra città. Dopo mesi di confronto tra Autorità Portuale e Comune, il Sindaco decide che, a cose fatte, deve confrontarsi con chi lo tira per la magliettina”.

“La solita abitudine di rinviare e di discutere, quella che ha messo in ginocchio la città ed i messinesi, rimane il maggiore elemento di continuità con la politica tradizionale. Nessuna discontinuità – precisa Tinaglia –  ma la folle idea che si possa continuare ad attendere ed improvvisare senza una regia, senza fare alcunché e senza nessuna consapevolezza del dramma che la città vive quotidianamente. Una città abbandonata a se stessa che giornalmente si svuota ed invecchia in mano a chi, così come accadde per il Patto per la Falce, scopre sempre all’ultimo secondo la necessità di un confronto. Ci chiediamo, tra l’altro, di quale confronto si tratti e se il Sindaco è consapevole che con questa sua ennesima ed estemporanea decisione ha di fatto sfiduciatoil proprio assessore che da 5 mesi collabora e condivide il bando con l’Autorità Portuale. Non sprecheremo, però, questa volta tempo ed inchiostro per chiedere le dimissioni che il Sindaco da attivista ha chiesto ripetutamente a tanti amministratori per molto meno. Non lo faremo perchè ormai il re è nudo. Non faremo perchè ormai la città tutta vive nell’attesa che le voci della possibile sfiducia si concretizzino visto che, paradossalmente, appare più probabile che rinuncino alla poltrona 27 vituperati consiglieri comunali che non l’autoreferenziale Accorinti.

Chiediamo dunque all’Autorità Portuale di andare avanti nell’interesse della città che non può attendere ancora ed ai partiti di decidere in fretta la fine di questa esperienza amministrativa prima che, a parte i convegni, non resti nulla di questa povera città. A chi giustamente sottolinea che le responsabilità della situazione attuale non siano solo di questa amministrazione ricordiamo che sono passati quasi tre anni dall’elezione e che amministrare non significa ricordare giornalmente ai messinesi quanti incapaci siano stati #quellicheceranoprima. Amministrare è sinonimo di fare, di risolvere e di proporre mentre qui ci si limita a parlare ed a bloccare chiunque provi ad avviare qualunque iniziativa. Noi diciamo basta”.

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