Da decenni, Messina è costretta a fare i conti con l’emergenza abitativa. Tra occupazioni abusive, graduatorie bloccate e baraccopoli sempre più popolate, la città non riesce a compiere il definitivo passo in avanti verso più elevati tenori di vita. Sulla questione, nuovamente balzata agli onori della cronaca dopo le occupazioni della ex scuola Foscolo e della ex caserma S.Leone, interviene il vice presidente vicario del Consiglio comunale Antonino Interdonato.
Interdonato sottolinea l’esistenza di specifici finanziamenti erogati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha messo sul piatto risorse aggiuntive premiali pari a € 6.665.543,19 da conferire alla Regione Sicilia per la riqualificazione urbana e per gli alloggi a canone sostenibile. “Nella graduatoria dei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti – precisa Interdonato – il primo comune collocato in posizione utile è Messina che ha presentato un programma ammesso a finanziamento per un importo complessivo di € 20.402.268,05 di cui € 8.180.011,62 quale contributo Stato-Regione, €1.044.000,00 quale cofinanziamento comunale e € 11.178.256,43 quale contributo conferito da soggetti privati. Con dette risorse premiali è possibile operare uno scorrimento della graduatoria. Poiché la disponibilità finanziaria in atto pari a € 4.818.277,57 (70% di € 6.883.253,68) in aggiunta alle economie reperite a seguito delle revoche dei finanziamenti assegnate ai comuni di Acicatena e Porto Empedocle, è sufficiente all’intera copertura del contributo Stato-Regione”.
L’esponente dei Dr interroga, dunque il sindaco Accorinti per avere nota di riscontro prodotta da questo ente, alla luce della nota del 27 ottobre 2015, nella quale l’assessorato regionale Infrastutture e Mobilità chiede al Comune di Messina, se permanga l’interesse alla realizzazione del programma in argomento, la volontà a cofinanziare l’intervento per l’importo di € 1.044.000,00 quale quota originaria di cofinanziamento.
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