Uno scrive una nota e la invia alla giunta comunale, l’altro risponde con un post su Fb, con tanto di nome e cognome del destinatario. Uno è Elio Conti Nibali, valente professionista messinese, mancato assessore comunale: per ‘un pelo e una minaccia’, quella di Cambiamo Messina dal basso, che spense nel ‘suo’ sindaco ogni entusiasmo di nomina; l’altro, che affida a Facebook la sua replica, è il presidente dell’Ars, messinese anche lui, Giovanni Ardizzone.
I fatti. Per Elio Conti Nibali i contributi concessi dall’Ars ai Comuni siciliani sono “regalie del buon presidente Ardizzone”, e lo scrive in una nota che invia a tutti i componenti della Giunta e al segretario generale Le Donne. Conti Nibali punta il dito contro gli oltre 600mila euro che la Regione ha distribuito alle varie amministrazioni siciliane nel 2015. Fondi utilizzati prettamente per attività culturali o di svago.
Certo, quella nota poteva, doveva, rimanere un ‘tra noi’ della Giunta e affini, ma si sa, ogni Palazzo ha le sue spie, e qualcuno lo ha ‘spifferato’ ad Ardizzone.
E che fa il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, che proprio non si fa passare la mosca per il naso? Puntuale replica sul proprio profilo Facebook: “Il dott. Elio Conti Nibali – scrive Ardizzone – spin doctor o non so cosa dell’amministrazione Accorinti, ha inviato una nota ai componenti della giunta messinese, con l’elenco dei contributi assegnati dalla presidenza dell’Ars, regolarmente pubblicati, con il seguente oggetto: le regalie del buon Presidente Ardizzone…e chiede ai suoi amici Ne vogliamo parlare? Egregio dott. Conti Nibali – prosegue Ardizzone – invece di continuare ad aizzare in segreto, parliamone pubblicamente. Ne parli direttamente Lei, da persona illuminata e, se lo ritiene anche in un confronto pubblico, sulle somme assegnate. Potremmo estendere il confronto su come si amministra. Sono altri i consigli che dovrebbe dare alla sua amministrazione ed i messinesi sanno quali”.
Ardizzone sottolinea come l’elenco dei fondi finito sul ‘banco degli imputati’ sia perfettamente visibile e trasparente. L’esponente Udc non risparmia poi frecciatine sull’operato dell’amministrazione Accorinti, invitando il fondatore del movimento “Indietro non si torna” ad estendere il confronto proprio su tali tematiche.
Ma eccola la risposta, sempre su Facebook, di Conti Nibali:
“Gentile dott. Ardizzone, con piacere accolgo il suo inusuale invito ad un pubblico dibattito. Sarà una fortunata possibilità per un cittadino poter conoscere i motivi per cui nel 2016 esistono ancora somme a disposizione del Presidente dell’Assemblea regionale, e come mai 630 mila euro ( un miliardo e duecento milioni delle vecchie lire) vengono dispensati grazie a regolamenti che probabilmente vanno riconsiderati. Come sarà interessante conoscere i motivi per cui alcune parrocchie sono privilegiate nella destinazione dei fondi, e perché si è ritenuto utile finanziare la sfilata della fanfara. Nel nostro incontro certamente mi informerà anche delle modalità con cui è entrato in possesso di corrispondenza privata. Con fiducia attendo.
Nel frattempo probabilmente lei risponderà anche ai giornalisti di Repubblica, Gazzetta del sud e Livesicilia che si sono interessati in questi giorni della stessa questione con commenti, mi pare, poco lusinghieri”.
Patrizia Vita e Andrea Castorina
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