È sorto l’ennesimo intoppo nel procedimento avente per oggetto l’allargamento della via Salita Contino, mediante l’abbattimento di una parte dell’ormai celebre muro di cinta di proprietà della Azienda Ospedaliera Papardo – Piemonte ove, tra l’altro, da alcuni mesi si trovano allocati uffici ed ambulatori dell’Irccs Neurolesi. L’ingegnere Nunzio Santoro, si è infatti inaspettatamente dimesso dal doppio incarico di progettista e di responsabile unico del procedimento.
Il consigliere della terza Circoscrizione, Santi Interdonato, ha appreso la notizia direttamente dal tecnico comunale, contattato allo scopo di assumere informazioni sull’evoluzione dell’iter indicato dall’ufficio legale dell’Azienda Ospedaliera, stante nell’inquadramento della cessione della proprietà del muro in capo al Comune di Messina nell’ambito di un procedimento di espropriazione per pubblica utilità.
Lo stesso ingegnere Santoro ed il dirigente del Dipartimento Demanio Patrimonio ed Espropriazioni del Comune di Messina Natale Castronovo, attraverso uno scambio di corrispondenza, sembravano aver individuato l’intesa per la costituzione del gruppo di lavoro che si sarebbe occupato, appunto, del procedimento espropriativo.
Interdonato non può fare a meno di rilevare come la rinuncia di Santoro faccia il paio con quella compiuta dal precedente Rup, Salvatore Bartolotta già avvenuta mesi fa. “Le ragioni di tale atteggiamento da parte dei tecnici comunali – spiega il consigliere Pd – non sono chiare e su questo aspetto credo che l’amministrazione debba fare una opportuna riflessione. Il danno, infatti, in termini di funzionamento della macchina burocratica è notevole. Nel caso di specie i problemi amministrativi stanno costando ritardi ingiustificabili, dato che sono trascorsi già dieci mesi dall’annuncio con cui l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, salutava il raggiungimento dell’intesa con il Direttore Generale del Papardo Piemonte sul progetto preliminare. Il rischio è ora quello di perdere altro tempo prezioso, soltanto per procedere alla designazione dei nuovi tecnici”.
Per tale ragione, Interdonato invoca celerità e grande attenzione nel conferimento dei nuovi incarichi di progettista e rup dell’importante procedimento. Ciò anche in considerazione del fatto che il dirigente del Dipartimento Demanio Patrimonio Espropriazione, ha specificato che per l’avvio del procedimento da condurre occorre il provvedimento di approvazione del progetto definitivo con l’indicazione degli estremi del vincolo preordinato all’esproprio ed il piano particellare di progetto.
Inoltre, sotto l’aspetto finanziario lo stesso Dirigente ha osservato come debba sussistere la disponibilità delle somme previste per l’indennità da offrire e/o depositare alla Cassa Depositi e Prestiti, gli oneri di registrazione, trascrizione e/o volturazione dei decreti di esproprio, nonché i frazionamenti per le aree interessate.
(232)