“Un altro regalo, un’altra mortificazione per dirigenti e dipendenti di Palazzo Zanca”. Non utilizza giri di parole il segretario provinciale della Cisl Fp Calogero Emanuele, per commentare l’affidamento al Csel di Pisa per il supporto di nove esperti per la formazione del personale che opera al Municipio e il miglioramento delle fasi lavorative di tutto il comparto dirigenziale.
“Prima la selezione dei nuovi due dirigenti con una procedura assai discutibile – afferma Calogero Emanuele – adesso l’affidamento ad una società di consulenza con il quale, di fatto, l’Amministrazione Accorinti ammette che la riorganizzazione è risultata un fallimento. Un fallimento preannunciato tanto che la Cisl aveva espresso serie perplessità e dubbi sin dall’inizio per come era stata concepita la nuova strutturazione del Comune di Messina”.
“Oggi – continua Emanuele – registriamo che i Dirigenti del Comune non sono capaci e quindi si mette al loro fianco un pool di esperti ma provenienti da Pisa, forse perché conoscono bene la normativa e le specificità di una Regione a Statuto Speciale quale è la Regione Sicilia. Siamo tornati ai tempi delle “valigette” viaggianti in mano a ipotetici esperti e tecnici della materia che vendono in giro “progetti” che apparentemente non costerebbero nulla e che si pagherebbero solo a risultato ed obiettivo raggiunto”.
Il segretario della Cisl Fp boccia totalmente la scelta dell’Amministrazione comunale. “Salta all’occhio – spiega – l’intervento relativo ad attività formative e affiancamento all’Area Economico – Finanziaria, come dire che dirigenti e funzionari in servizio non hanno le capacità tecnico –professionale. Oggi, in sostanza, Accorinti, o chi decide per lui, si accorge che amministratori, dirigenti e dipendenti delle aree amministrativo-contabili, tributarie, fiscali e tecniche del Comune e delle società partecipate hanno bisogno di formazione, assistenza e affiancamento e supporto ai dipartimenti organizzativi collegati all’area finanziaria di Palazzo Zanca ed alla segreteria generale per le aziende partecipate. A leggere l’ambizioso progetto si ammette implicitamente che al Comune di Messina non ci sono dirigenti, funzionari e dipendenti capaci e fa specie proprio quando viene previsto l’affiancamento per gli strumenti di programmazione economico – finanziaria quali bilancio consuntivo 2014, previsionale 2015-2017, previsionale 2016-2018, Piano di riequilibrio, Entrate Tributarie, recupero dei tributi Imu, Tari e Tasi; armonizzazione dei sistemi contabili/nuova contabilità, introduzione del nuovo software contabilità, espropriazioni, contenzioso. Come dire che sinora è stato tutto sbagliato e non si ha il coraggio di individuare i responsabili dello sfascio della gestione dell’Ente ricorrendo a uno escamotage che fa bene solo ai promotori del progetto”.
La Cisl Fp contesta anche il costo. Secondo il sindacato “si vuole dimostrare che il costo del progetto, pari a ben 450 mila euro, non inciderà sulla casse comunali ma la comunità messinese ancora una volta deve subire scelte decise nelle segrete stanze. E se il 2016 inizia con questi regali, evidentemente ci dobbiamo aspettare altro. Sarebbe opportuno – conclude Calogero Emanuele – che su questioni che attengono l’organizzazione dell’Ente, dirigenti e dipendenti si apra un serio confronto con il sindacato perché non si può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori e soprattutto di una collettività ormai delusa e sfiduciata”.
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