Giunta – Consiglio separati in casa a danno dei “figli-cittadini”

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Le parole pronunciate ieri in diretta dal Sindaco, durante il collegamento con l’Arena di Giletti, hanno sancito la definitiva rottura tra Giunta e Consiglio comunale. Accorinti ha più volte preso le distanze dal civico consesso, sottolineando di non avere nulla a che fare con “certa gente” e ribadendo la propria limpidezza d’animo davanti al recente scandalo Gettonopoli. Parole pesanti, di cui il primo cittadino si è servito per preservare la sua immagine da uomo onesto, senza riflettere sugli effetti che tali frasi avrebbero provocato. I consiglieri non hanno gradito l’uscita infelice del Sindaco, che ancora una volta ha palesato gravi lacune dal punto di vista comunicativo.

E questa mattina in Aula il clima è stato reso ancor più pesante dalla mancata partecipazione dell’assessore Cacciola e del dirigente Pizzino alla seduta della Commissione Mobilità. Un’assenza che ha scatenato l’ira dei consiglieri comunali presenti. Donatella Sindoni si è resa protagonista di un lungo e accorato sfogo, e quasi tra le lacrime ha stigmatizzato il comportamento dell’amministrazione comunale che, a suo dire,  in varie occasioni ha “snobbato” i lavori delle commissioni consiliari non partecipando alle riunioni.

“Sono stanca di questo gioco al massacro – ha spiegato Sindoni – oggi il nostro lavoro è stato vanificato per l’assenza di assessore e dirigente, ma siamo noi a passare per nullafacenti davanti a tutta la nazione. Non si può più andare avanti così, la Giunta continua a non rispettare noi consiglieri, mentre il Sindaco pronuncia frasi molto gravi in diretta nazionale. E’ arrivato il momento di dire basta. Lo stesso è avvenuto mercoledì scorso in Commissione Servizi Sociali , quando Cacciola, Pizzino e il direttore generale dell’Atm, Foti, non hanno preso parte ai lavori. Dovevamo trattare un argomento importante come gli abbonamenti per i disabili sospesi dal 2012, ma nulla è stato fatto e sicuramente non per colpa nostra”.

Accorinti ha dimostrato un comportamento contraddittorio nei rapporti con il Consiglio. Soltanto qualche settimana fa, durante una seduta del civico consesso, il primo cittadino sottolineava la necessità di lavorare in sinergia mettendo da parte i malumori. Ieri l’atteggiamento del Sindaco ha invece confermato intenzioni totalmente diverse. Sia chiaro, la vicenda Gettonopoli ha fatto luce su un malcostume assolutamente da condannare, ma il comportamento della Giunta in determinate circostanze sembra aggravare la situazione. Insomma: se Atene piange, Sparta non ride.

Andrea Castorina

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