Il Comitato Interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha approvato il piano di investimenti per il rilancio del mezzogiorno di circa 13,4 miliardi di euro per interventi da realizzarsi, nelle Regioni e nelle Città metropolitane del meridione attraverso i cosiddetti “Patti per il Sud”. In Sicilia arriveranno oltre 2 miliardi. A Messina toccheranno 332 milioni. La firma del Patto per la Sicilia è stata fissata per fine mese.
Intanto il governo Crocetta sta lavorando alla stesura di bandi per dotare la regione di termovalorizzatori di piccole dimensioni e a basse emissioni, rigassificatori o impianti di trattamento dei rifiuti liquidi.
Ad annunciarlo a Palazzo d’Orleans, il presidente Rosario Crocetta, insieme al dirigente del dipartimento rifiuti Maurizio Pirillo. “Dopo Ferragosto pubblicheremo le gare internazionali – ha detto Crocetta – Al di là delle visioni ideologiche, è fondamentale chiudere il ciclo del trattamento dei rifiuti attraverso la realizzazione di piccoli impianti fuori dai centri abitati e a emissioni zero.
“Nel frattempo – ha affermato il Governatore – i comuni devono aumentare la raccolta differenziata, è grave che in media nell’isola sia intorno all’11%”. Allo studio del governo c’è anche un bando internazionale per raccogliere manifestazioni d’interesse di aziende disposte a raccogliere la frazione secca dei rifiuti prodotta in Sicilia”.
Queste invece le parole di Guido Signorino, assessore alla pianificazione strategica e alla città metropolitana: “
“Trova conferma negli atti del CIPE quanto da noi già anticipato, ossia che Messina ha ricevuto risorse equivalenti alle altre città metropolitane della Sicilia. In termini procapite a Messina giunge una dotazione di 2/3 in più (il 74%) di Catania, doppia (il 98% in più) di Palermo, più che doppia (il 117% in più) di Reggio Calabria che, con una popolazione di poco inferiore a Messina, ottiene 133 milioni. È un grande risultato che premia la partecipazione dell’intero territorio e, a differenza delle altre realtà metropolitane, distribuisce in maniera armonica le risorse in tutta l’area. Adesso dobbiamo essere in grado, come Città Metropolitana e come singole amministrazioni, di far tesoro nel migliore dei modi di questo credito (reale e non solo morale) che il Governo ha dato a Messina. Oltre ai fondi FSC, col masterplan verranno complessivamente monitorati interventi per oltre 770 milioni. Prevenzione del rischio, qualità della vita ed economia sono i punti fondanti del Masterplan per la città di Messina. Il capoluogo ha infatti previsto interventi su tutti gli assi strategici, con una particolare attenzione alla salvaguardia del territorio e allo sviluppo economico, come il progetto di rifacimento dell’acquedotto Fiumefreddo (su cui la Regione si è impegnata a sostenere la parte di messa in sicurezza del territorio), gli interventi di protezione delle coste (anche questi condivisi con gli impegni regionali), la messa in sicurezza dei torrenti e altri interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, il cofinanziamento per la piastra logistica di Tremestieri-S. Filippo. Anche il progetto di “revamping” del depuratore di Mili che, oltre alla soluzione del maleodore (già avviata), realizzerà un impianto energeticamente autosufficiente tramite potenza prodotta da biogas per il trattamento dell’intera frazione umida prodotta in città. In pochi anni, con l’impianto di Pace, la raccolta differenziata e il “biodigestore” di Mili Messina, Messina sarà emancipata dal sistema delle discariche regionali, con notevolissimi risparmi per tutti i cittadini. Per lo sviluppo economico sono finanziati l’ampliamento del polo produttivo di Larderia, interventi di sostegno alla nascita delle imprese e studi sulla prevenzione del rischio sismico e idrogeologico, con l’obiettivo di specializzare l’edilizia messinese in un segmento di elevato contenuto tecnologico e di grande utilità sociale e potenzialità economica. Sono inclusi progetti di valorizzazione del patrimonio artistico e attrattori turistici (Forte Gonzaga, fontane storiche, potenziamento dell’acquario di Villa Mazzini, Cenobio del Gran Camposanto, rifacimento della pineta di Camaro). Il capoluogo ha anche programmato interventi di edilizia scolastica e sportiva, con particolare attenzione alle periferie della città. È anche prevista la progettazione e realizzazione di una strada di grande importanza per la zona nord: la “Annunziata-Pace”, anche in funzione di trasporto sanitario verso l’ospedale Papardo. Fuori sacco, condividendo con Governo e Regione il percorso per la realizzazione delle opere, sono anche inclusi il secondo palazzo di giustizia, l’iter procedurale per il porto di Tremestieri e gli altri interventi per la mobilità urbana e metropolitana, per l’ambiente e il turismo. Si tratta di un importante e organico progetto di sviluppo della città fondato sulla realizzazione di opere utili per i cittadini, con sostegno alla produzione locale, allo sviluppo delle imprese e allo sfruttamento delle potenzialità turistiche del territorio”.
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