Affollata e partecipata l’assemblea dei precari del Comune di Messina organizzata, ieri, nella sede della FpCgil. I precari dichiarano guerra alla delibera delle 11 ore e chiedono un confronto immediato al Sindaco. L’assessore Regionale, Giovanni Pistorio, smentisce Le Donne Nessun piano di stabilizzazione a 11 ore concordato con il Comune di Messina.
Assemblea organizzativa dei precari del Comune di Messina,si è tenuta ieri nella sede del sindacato in via XXIV maggio. L’iniziativa organizzata dalla FpCgil e dalla Rsu dei precari per decidere le iniziative di mobilitazione per contrastare il piano A (11 ore ) e il piano (B) (14 ore) ideati dal supermanager Segretario e Direttore Generale Antonio Le Donne. I precari, hanno rappresentato il loro disappunto, e dichiarano di essere pronti a qualsiasi iniziativa anche legale per contrastare tale ipotesi che li priverebbe di ogni mezzo di sussistenza.
“Non comprendiamo quale possano essere i motivi che spingono l’Amministrazione a volere varare ad ogni costo un piano di stabilizzazione e tirare fuori dalla vertenza regionale e quindi dal complesso di 25 mila precari siciliani , il Comune di Messina” afferma FpCgil.
“Un bell’esempio per tutta la Sicilia – dichiara Clara Crocè Segretaria Generale della FPCGIL – la città metropolitana che stabilizza i propri lavoratori a 11 ore . Non è questo che ci aspettavamo da un Sindaco che è stato votato perché aveva promesso la “rivoluzione” in questa città e così non è stato”.
“Siamo profondamente delusi- hanno commentato i lavoratori- il Sindaco dovrebbe ascoltare noi lavoratori e capirebbe che la proposta targata Le Donne non è condivisibile dalla maggior parte dei precari”.
I lavoratori e la FPCGIL pretendono un incontro a” Faccia a faccia” con il Sindaco e il Vice Sindaco Guido Signorino. Mentre il Segretario Le Donne dovrebbe spiegare perché ha dichiarato che il piano di stabilizzazione è concordato con la Regione .l’Assessore Regionale ha pubblicamente smentito – continua Clara Crocè – nessun piano di stabilizzazione concordato con il Comune di Messina su 11 ore settimanali.
“Non ci presenteremo al tavolo per la concertazione- dichiara Clara Crocè – ma faremo di più, contrasteremo con ogni mezzo a nostra disposizione” l’oscena proposta “ , sia sotto l’aspetto legale che di mobilitazione . Metteremo in atto la più grande manifestazione che la nostra città abbia mai avuto in tema di precariato”.
“Chiameremo i precari degli altri Enti Locali – continua -, per contrastare la proposta della Giunta Accorinti”.
“Se il Comune di Messina, ottava città Metropolitana, stabilizza a 11 ore cosa dovrebbero fare gli altri Sindaci?”- chiede Clara Crocè . La scellerata decisione politica della Giunta Accorinti mette a rischio tutti i precari degli Enti Locali che hanno un numero di gran lunga superiore di precari in servizio . Del resto il Sindaco, dovrebbe spiegare , al netto delle fantastiche magie del Segretario Le Donne, come garantirà i servizi ai cittadini”.
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