cooperative

Servizi sociali: oggi il giorno della protesta sindacale

Pubblicato il alle

3' min di lettura

cooperativeGrande giornata di mobilitazione di sindacati e servizi sociali, questa mattina, dalle 9.00, a Palazzo Zanca. Monta la protesta del sindacato che ritiene la sospensione dei servizi sociali “insostenibile” e chiede l’intervento del Prefetto per trovare la soluzione a una situazione che va risolta con estrema urgenza. «Incomprensibile, irresponsabile, leggera, superficiale». Così la Federazione del Pubblico Impiego di Cisl e Uil e quelle dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil definiscono la decisione del Commissario straordinario, Luigi Croce, sulla gestione dei servizi sociali, sospesi paradossalmente per «le inadempienze dello stesso Commissario e degli Uffici Comunali».

«Non ci si rende conto ― sostengono i sindacati ― che, insieme ai posti di lavoro a rischio, vengono interrotti servizi essenziali in favore delle fasce più deboli con serie difficoltà per assistiti e rispettive famiglie. Non giustifichiamo il silenzio o la negligenza del Presidente Crocetta che, pur di fare il Presidente della Regione, a Messina e per Messina continua a promettere “ponti” d’oro e che non può stare con le mano in mano».

Una città allo sbando che, secondo i sindacati, «non può attendere la nuova amministrazione e neanche questi politici messinesi che guardano alla poltrona disinteressandosi totalmente dei problemi sociali di una città alla deriva dove nessuno è indenne da colpe».

«È un problema ― sostengono Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai, segretari generali rispettivamente di Cisl Fp e Uil Fpl ― che riguarda i lavoratori ma è un problema che tocca anziani, disabili, famiglie e tutti i cittadini. Per questo, insieme alle confederazioni, si stanno organizzando presidi e sit-in, proprio per far riconsiderare le posizioni assunte dal Commissario Croce».

I sindacati contestano un sistema gestionale giudicato «insostenibile che deve essere riconsiderato ma, nelle more di fare ciò, è necessario prorogare tutti i servizi. È un gioco al massacro che certamente non può essere addebitato agli utenti, ai lavoratori e neanche al sindacato che ha sempre cercato il dialogo e il confronto per contribuire e risolvere i problemi. Da troppo tempo, però, assistiamo al silenzio da parte dl Commissario».

«È ora dire basta ― sostengono Giuseppe Locorotondo, Bruno Zecchetto e Carmelo Catania di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati ― perché a Messina vi è un disastro sociale, culturale e politico pronto a causare il fallimento totale della città. A questo punto anche il Prefetto deve sentirsi chiamato in causa, prenda posizione per far riconsiderare la decisione del Commissario Croce».

(128)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.