Alla riunione che si è tenuta ieri a palazzo Zanca, per discutere i problemi strutturali e tecnici degli approdi di Tremestieri, alla quale hanno partecipato le Istituzioni e la ditta Coedemar, i sindacati non sono stati invitati.
A lamentare l’esclusione dal tavolo tecnico la Fast Confsal e Ugl Mare e Porti che avrebbero voluto prendere parte a un incontro su “argomenti tecnici” di loro competenza.
“Ancora una volta – affermano i sindacati − e a malincuore accusiamo un’indifferenza che allontana la trasparenza dalla giunta Accorinti”.
“L’Amministrazione Comunale – continuano − possiede la facoltà per la svolta storica per l’eliminazione definitiva dei Tir dal centro cittadino, ma evidenziamo che insieme alla facoltà, deve esserci un impegno concreto e sinergico tra istituzioni locali e Governo Nazionale affinché non vada perduto il finanziamento da 35 milioni di euro della banca Dexia con scadenza 31 dicembre 2015”.
“Persiste lo stato d’animo incerto – proseguono i sindacati − e angosciato dei lavoratori, snervati dall’attuale mancata assegnazione dell’appalto per la gestione dell’Approdo, poiché l’apertura dell’unica busta presentata è stata rinviata a data da destinarsi. Ancora una volta a farne le spese sono le famiglie dei lavoratori , i cittadini e l’ambiente che pagano il peso dell’inefficienza istituzionale comunale”.
Le sigle sindacali auspicano che insieme a tutti i soggetti interessati e con il coinvolgimento della società civile messinese si faccia fronte comune per sostenere l’occupazione, troppe volte messa in discussione, affinché la città venga messa in sicurezza dal passaggio del gommato pesante tramite l’apertura urgente degli Approdi. A tal proposito registriamo l’assegnazione della gara d’appalto dell’Autorità Portuale per il dragaggio che libererà entrambi gli scivoli dall’attuale insabbiamento (condizioni meteo/marine permettendo) fino al prossimo inverno”.
“Segnaliamo – concludono − che è in cantiere l’organizzazione di una manifestazione che metterà in risalto l’importantissimo ruolo e la funzionalità strategica degli approdi di Tremestieri nell’area dello Stretto”.
(210)