Foto della sede della società partecipata Messinambiente

Messinambiente. Fiadel: “Potrebbe migliorare, non è colpa dei lavoratori”

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E’ diretta al commissario liquidatore di Messinambiente, e per conoscenza al sindaco, Renato Accorinti, la nota della Fiadel (Federazione Italiana Autonoma Dipendenti Enti Locali). L’argomento è la situazione economica della Società. Riportiamo di seguito il teso integrale.

“Questa O.S., più volte ha fatto presente, che la situazione economica/finanziaria della società, potrebbe essere migliorata, con una più accorta politica gestionale, senza “puntare sempre il dito” contro i lavoratori, addebitandogli l’oneroso costo di gestione come se l’azienda spendesse solo per pagare i loro stipendi . Le cause del declino sono da addebitare a diversi problemi, il più importante è quello di una errata politica aziendale che ha sottratto alla società la linfa necessaria per la propria sopravvivenza. A tal proposito la F.I.A.D.E.L. ha più volte segnalato anomalie a tutela dell’azienda, senza nessun riscontro da parte dei vertici di turno, evidenziando i seguenti correttivi: 1) Rivedere i rapporti con le officine meccaniche esterne, abbassando cosi i costi del 60%, controllando l’esatta esecuzione dei lavori, cioè verificandone la corrispondenza tra il guasto e l’esecuzione dei lavori; 2) Rescindere i contratti con tutte le società esterne, come ad esempio il trasporto in discarica degli “ingombranti e dei legnosi”, avendo l’azienda i mezzi ed il personale idoneo a tale lavoro;. 3) Spostare tutto il personale amministrativo in un’unica sede, rescindendo il contratto d’affitto dei locali di via Dogali, che comportano uscite per diverse decine di migliaia di euro; 4) Eliminare i costi aggiuntivi per la manutenzione e il trasporto in discarica cambiandone la forma, infatti in atto, esso avviene con le seguenti modalità: carico frontale invece che nastro semovente a polipo, con consumi ingenti di carburante e gomme, con costi enormi, che verrebbero con il sistema suggerito, quasi azzerati; 5) Utilizzare le officine interne al 100%, eliminando così, la quasi totalità dei costi per l’affidamento dei lavori ad officine esterne, come ad esempio la carpenteria metallica. Se non si porranno in essere i correttivi proposti, non potrà mai essere diminuita la tariffa della TARI, ed i lavoratori vedranno a rischio il posto di Lavoro. Per quanto esposto, si chiede un urgente incontro con la S.S., per affrontare le problematiche esposte, ed anche per avere chiarimenti sul trasferimento del dipendente che si occupava di monitorare i costi delle officine, che è stato sollevato dall’incarico, ed adibito ad altre mansioni, motivando la necessità di tale spostamento con la carenza di personale “trattorista” in piattaforma. A tutt’oggi il summenzionato dipendente, viene estraniato dalla vita aziendale, evidentemente non era necessario un altro trattorista.”

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