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La Cisl sui Servizi Sociali: “Da tempo parlavamo di potenziamento”

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convegno Cisl IpabNota della Cisl sul rischio di perdere i 4,5 mln di fondi Pac:

“Il rischio di perdere il finanziamento dei fondi PAC per anziani e minori fa tornare al 2 gennaio scorso, quando la Cisl per prima lanciava l’allarme ed evidenziava le forti criticità rispetto alla riorganizzazione che l’Amministrazione ha approvato nel mese di dicembre.

La Cisl, nei numerosi incontri svolti, sosteneva che bisognava procedere ad un vero cambiamento in direzione di un miglior assetto funzionale e in particolar modo evidenziando che un servizio strategico come quello dei servizi sociali non poteva essere affidato a un dirigente “ad interim” che nel contempo deve assolvere alle incombenze del Gabinetto del Sindaco e quello di Vice Segretario.

In particolare, sui Servizi Sociali evidenziava come fosse necessario attenzionare il dipartimento perché ritenuto sottodimensionato rispetto alla mole di lavoro richiesta, anche alla luce del recupero delle programmazioni dei fondi PAC, definizione del Piano di Zona, affidamento servizi sociali.

Il tutto alla luce delle travagliate vicende legate all’intero sistema dei servizi sociali che negli anni hanno sempre subito rallentamenti, ritardi, modifiche, proroghe.

L’impegno dell’Amministrazione nell’incontro tenutosi il 9 gennaio alla presenza del Sindaco, dell’Assessore Mantineo e del Segretario Generale Le Donne, fu quello di procedere a una rivisitazione del sistema entro il mese di aprile.

Sino ad oggi nulla di tutto questo. Anzi l’unica novità è la proposta di approvazione del fabbisogno triennale del personale apparentemente per procedere alla stabilizzazione dei precari ma praticamente per procedere all’assunzione di tre dirigenti per mobilità.

Oggi, con il serio rischio di vanificare le aspettative di Anziani e Minori, registriamo le dichiarazioni dell’Assessore Mantineo “che avverte  l’esigenza di potenziare e riorganizzare in modo più efficiente, efficace e trasparente il dipartimento dei Servizi sociali e che la macchina amministrativa complessivamente vada pure migliorata nell’ottica di ridurre inefficienze, ma anche di potenziare settori vitali per la Pubblica amministrazione”.

Per noi è prioritaria la stabilizzazione dei precari e anche la creazione delle posizioni intermedie procedendo alla individuazione delle posizioni organizzative che sono l’anello di congiunzione tra la dirigenza e il comparto. Riteniamo che sull’assunzione di tre nuovi dirigenti bisogna ponderare la scelta anche alla luce delle precarietà condizioni di bilancio e del paventato dissesto sempre dietro l’angolo.

Riteniamo invece che una riorganizzazione e rifunzionalizzazione del Dipartimento non può essere più rinviata, ma guardando dentro l’intera struttura per capire che un migliore utilizzo del personale basterebbe per assolvere a tutte le incombenze richieste.

L’Ente conta in servizio ben 24 assistenti sociali di cui 7 a tempo determinato, 26 tra istruttori, insegnanti assistenti scolastici, 13 autisti scuolabus oltre a Istruttori Amministrativi addetti. Numeri al netto dei funzionari amministrativi e dei direttori di sezione che già, con serie difficoltà, nel dipartimento assorbono un carico di lavoro elevato e sovradimensionato che, con l’apporto di altra forza lavoro, potrebbero dare corso a una migliore pianificazione e programmazione dell’intero sistema dei servizi socio-assstenziali.

Vogliamo tralasciare quanto documentato con il monitoraggio sui servizi sociali della città, presentato all’Amministrazione, oggetto di incontri in Commissione Servizi Sociali, dibattiti e confronti. Ma solo buoni intenzioni e buoni propositi. Oggi la riportiamo all’attenzione dell’Amministrazione perché siamo fermamente convinti della proposta di riorganizzazione del sistema sociale.

Ribadiamo, come Cisl, che questi segnali inquietanti di perdita di finanziamenti devono servire a non perdere più tempo. Le questioni importanti come viabilità, vivibilità e ordine pubblico sono legate a una macchina amministrativa efficiente e funzionale che oggi, invece, registra defezioni e lacune ma che possono essere colmate con una sana e vera riorganizzazione.

Come Cisl siamo interessati a fare funzionare meglio la struttura organizzativa e soprattutto contribuire ad innalzare il livello qualitativo dei servizi resi alla collettività che sin’oggi ha solo vissuto di speranze”.

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