In stato di agitazione il personale Rfi. Lo annuncia l’Or.S.A.

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ORSAL’Or.S.A. annuncia lo stato di agitazione di tutto il personale operante nell’impianto navigazione Rfi di Messina e considera attivata la prima fase delle procedure di raffreddamento a causa dell’atteggiamento dell’azienda che ha assegnato le ferie “forzate” «per gestire — dichiaara il sindacato — i presunti esuberi scaturiti dalla maldestra gestione del personale dopo la separazione delle attività fra RFI e Blu-Ferries». L’Or.S.A. rimarca il diritto inalienabile dei lavoratori di programmare una parte delle ferie secondo le proprie esigenze; diritto che in questo caso il sindacato ritiene calpestato. Lo stesso teme che un tale atteggiamento possa essere l’anticamera della cassa integrazione «per mitigare i procurati esuberi imputabili esclusivamente alla esagerata “celerità” con cui Rfi si è voluta “liberare” del servizio di trasporto dei mezzi gommati trasferito a Blu-Ferries in tempi da record». Tutto ciò — insiste l’Or.S.A. si pone in violazione del CCNL della Mobilità A/F che concede all’azienda unicamente la programmazione del ciclo di ferie continuativo a rotazione dal 15 giugno al 15 settembre (art. 31 comma 2 CCNL Mobilità A/F), mentre per il godimento del rimanente periodo il lavoratore ha tempo fino al settembre dell’anno successivo per fruire di eventuali ferie residue (art. 31 comma 4 CCNL Mobilità A/F). A rendere ancora più rocambolesca la gestione dei presunti esuberi si pone la mancata applicazione dell’accordo sottoscritto il 6 febbraio 2013 che prevede l’esigenza condivisa di attivare l’accesso alle prestazioni straordinarie del fondo di sostegno al reddito per agevolare l’esodo volontario di eventuali lavoratori in “esubero” aventi requisiti, ma invece di sfruttare tali strumenti leciti, condivisi e definitivi l’azienda preferisce la gestione sommaria del personale attraverso periodi di ferie imposti in modo unilaterale, a ciò si aggiunge il mancato rispetto della programmazione annuale dei turni che prevede, per tutto il personale, una presenza aggiuntiva di 2° turno ogni mese, prestazione lavorativa questa che l’azienda ha messo solo su carta ma non ha provveduto concretamente ad organizzare». «La solerzia con cui l’azienda sta operando per smaltire i periodi di ferie residui — conclude il sindacato — dà forza alle voci incontrollate che annunciano il trasferimento della navigazione ferroviaria ad altro armatore entro il 2013: l’operazione Bluferries sembra destinata a ripetersi anche per il traghettamento dei convogli ferroviari».

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