«Messina colga l’occasione dell’Expo 2015 di Milano. Metta in mostra le sue eccellenze, puntando sul territorio, sullo slogan “Mare, Monti, Saperi e Sapori”». Scriveva così il 1º luglio 2013 il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, dopo il protocollo d’intesa siglato dall’Expo 2015 con l’Anci per coinvolgere le Amministrazioni locali e gli enti territoriali nelle iniziative dell’esposizione del 2015.
Nel giorno del confronto tra l’assessore alla Cultura, Tonino Perna, e i sindaci e gli assessori con le deleghe alle Politiche culturali dei Comuni della Città metropolitana, Genovese rilancia le proposte che la Cisl, insieme al referente delle politiche ambientali e sviluppo sostenibile del sindacato, Franco Cancellieri, ha elaborato e studiato direttamente sul territorio.
Pongono l’attenzione sui Castelli Umbertini verso e oltre Expo 2015, con un progetto che potrebbe essere promosso dall’Assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Messina e curato da Urban Lab, con la collaborazione, ad esempio, di Coldiretti e Slow Food; sulle Regie Trazzere dei Peloritani realizzate, tra il XIX e il XX secolo, dal Genio Militare a supporto delle comunicazioni tra le fortificazioni. Tali manufatti sono stati recentemente censiti e raggruppati per tipologia in una guida divulgativa; sulle denominazioni Comunali d’Origine (Deco), realizzando, cioè, un “paniere delle eccellenze” dei prodotti tipici del Comune e della Provincia di Messina per coinvolgere i Comuni, per la certificazione della “Deco” cioè la denominazione di origine comunale dei prodotti tipici del loro territorio; sul Forum Provinciale dell’Alimentazione verso Expo Milano 2015; sugli itinerari Basiliani, ovvero sui monasteri Basiliani della provincia di Messina fanno parte di un patrimonio storico-artistico e culturale d’inestimabile valore, con l’obiettivo dello sviluppo di un turismo d’arte di qualità, un settore che potrebbe portare grandi ricchezze, ma che non viene mai sfruttato nel modo dovuto nel nostro territorio.
«I Villaggi di Messina – spiega Tonino Genovese – potranno, ad esempio, non solo consolidare una loro autonoma attività di coltivazione di terreni contigui, ma divenire il terminale verso il cuore della città delle molteplici forme che un’agricoltura di prossimità può oggi offrire: spazi per la vendita di prodotti ortofrutticoli; orti urbani e vivai; agenzie per l’inserimento del mercato del lavoro rurale; luoghi di formazione e studio sull’agricoltura biologica e biodinamica; momenti di gioco e educazione alla biodiversità vegetale e animale per i bambini e gli alunni degli asili e delle scuole materne; spazi per una ristorazione di qualità che recuperi non solo le culture tradizionali dell’alimentazione; ma anche quel mondo di tradizioni culinarie cosmopolite, oggi divenute locali, che Messina può esprimere».
«È un’opportunità – conclude Genovese – per mettere in mostra quanto di ottimo e di “eccellente” offre il territorio messinese. Un’opportunità che va colta attraverso una seria programmazione per non farsi trovare impreparati o in ritardo rispetto ad altre realtà locali che già da tempo stanno formulando iniziative a supporto della presenza all’Expo 2015».
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