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Atm: le proposte di rilancio di Cgil, Cisl e Uil

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autobus notturnoOggi, in conferenza stampa, le federazione ai Trasporti di Cgil, Cisl e Uil hanno presentato il loro pacchetto di proposte per il rilancio dell’azienda trasporti.

 

“Da  diversi anni  le federazioni dei trasporti di Cgil Cisl e Uil  pongono il problema del risanamento dell’azienda Atm, cosa questa che oggi appare sempre più necessaria, considerata l’evidente difficoltà economica in cui versa il comune di Messina, cui vanno a sommarsi i vincoli imposti dalla spending review nazionale che ne rendono sempre più problematica la sopravvivenza.

Per queste motivazioni Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti avevano prefigurato un percorso per trovare insieme alla nuova amministrazione comunale definitive soluzioni finalizzate al risanamento dell’azienda, alla garanzia del posto di lavoro per i 583 dipendenti oggi in organico ma anche per garantire all’intera città di Messina un servizio di mobiltà urbana efficiente sul quale i cittadini potessero davvero fare affidamento .

Da qui gli incontri con l’assessore alla mobiltà  Cacciola e con il commissario speciale dell’Atm Manna nel  corso dei  quali si era deciso di attivare da subito  un percorso virtuoso per dare seguito a un  radicale  processo di miglioramento ed innovazione che purtroppo, ad oggi, ci duole verificare sia rimasto lettera morta.

Vale la pena ricordare che il sindacato confederale, responsabilmente,  negli incontri avuti aveva dato la propria  disponibilità alla dirigenza aziendale per mettere in atto un progetto di riorganizzazione di tutto il comparto che abbandonando le vecchie logiche “del tirare a campare” desse quel segno di svolta ormai indispensabile.

Considerato che ad oggi, tranne piccoli segnali assolutamente insufficienti ( i 45 mezzi  quotidianamente in servizio non possono rappresentare la  reale alternativa per il cittadino che vuole servirsi del mezzo pubblico),  nulla o quasi è cambiato, le OO.SS. Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti  ribadiscono alcuni punti nodali per comprendere come si sia giunti all’attuale situazione:  

dal 1999 il consiglio comunale di Messina non ha più approvato i bilanci dell’Atm, negli anni che vanno dal  2000 al 2003 non sono stati né approvati né contestati e dunque “approvati per tacito assenso” , mentre dal 2004 il Consiglio comunale, rigettando sino ad oggi tutti i bilanci presentati, ha di fatto tra l’altro  consentito alla Regione di ritardare l’erogazione di quanto dovuto, aggravando di conseguenza il dissesto.

Tutte queste inadempienze  hanno fatto sì che ad oggi non sia possibile  quantificare con esattezza l’entità dei debiti dell’azienda, di contro però si ha certezza che il trasferimento di risorse finanziarie da parte del Comune sarà ridotto a 17 milioni di euro annui a fronte dei 21 preventivati. Il che, evidentemente, non consente né il pagamento delle spettanze ai lavoratori né l’ordinaria gestione dei mezzi e l’acquisto del carburante.

Pertanto in assenza di proposte concrete da parte dell’azionista, Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti avanzano un proprio progetto, capace di coniugare al meglio economicità di gestione, e maggiore produttività per abbattere in maniera significativa i costi :

  1. Trasformazione in SpA per come previsto dalle normative vigenti in materia di trasporto pubblico locale urbano.
  2. Costituzione Bad Company nella quale far confluire la metà dei debiti
  3. L’istituzione di due diversi tipi di biglietto, quello relativo all’utilizzo dei soli mezzi Atm, e quello integrato con Trenitalia relativamente alla zona Sud, facendo si che il vecchio progetto di metro ferrovia  funzionalmente(coincidente con le fasce orarie delle scuole degli uffici e dei negozi)  connesso con il servizio delle linee 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10, porterebbe da solo al raddoppio della frequenza degli autobus con il semplice collegamento a pettine. Questa integrazione oltre ad essere funzionale al sistema , può da sola portare nuovi proventi, derivanti da trasferimenti regionali,  dovendo poi sommare i Km percorsi dal Tram a quelli del treno.
  4. Seguire analoga  integrazione con il vettore che effettua il collegamento nello stretto tra le due sponde
  5. Lotta al portoghesismo, con più controlli con l’istituzione di squadre volanti ed  attraverso la vendita di biglietti a bordo con la dovuta maggiorazione
  6.  Riduzione dei tempi di percorrenza per tram e bus con l’ausilio di semafori intelligenti per il primo e l’istituzione di vere corsie preferenziali per i bus
  7. Affidamento esclusivo  da parte del comune della distribuzione delle merci (collettame) all’interno dell’area urbana
  8. Affidamento della gestione dell’intero iter per la rimozione forzosa con carro attrezzi e del conseguente autoparco all’interno dell’Atm,  e l’applicazione delle ganasce
  9. Affidamento della semaforizzazione e segnaletica orizzontale e verticale
  10. Riorganizzazione del servizio di controllo della zona ZTL attraverso l’utilizzo degli ausiliari del traffico anche per elevare le multe senza l’intervento dei vigili urbani
  11. Attivazione procedure interne attraverso interpellanze per il reperimento di autisti,  e/o interscambio di personale  tra  società del comune e l’ Atm.
  12. Più efficiente utilizzo della struttura officina per la revisione dei bus, dei veicoli  delle municipalizzate e dei privati
  13. Rifornitura del magazzino ricambi considerata la vetustà dei mezzi che hanno un età media tripla rispetto alla media nazionale, da qui l’esigenza dell’acquisto di nuovi bus a metano per rimpinguare il parco mezzi. Auspichiamo inoltre che venga fatta la transazione con la società Basco al fine d’incrementare la quantità dei bus a disposizione,  evitando di dover pagare in caso di soccombenza dell’Atm nel giudizio i bus a suo tempo commissionati e mai arrivati. Ciò consentirebbe inoltre a contribuire al progetto di portare a circa 100 il numero dei mezzi in dotazione all’azienda.
  14. L’internalizzazione di tutte le attività manutentive oggi inspiegabilmente affidate a ditte esterne (Ventura ,Esperia ) con dei costi di gestione esorbitanti      

La nostra proposta vuole evidenziare come sia possibile incrementare le entrate, abbattere i costi di gestione, aumentare la produttività senza andare ad incidere sugli attuali livelli occupazionali, tutti presupposti necessari per dare finalmente corso a quel risanamento e a quel servizio efficiente da tutti auspicato , ma ad oggi da pochi praticato.

Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti  ritengono che questa debba essere la strada maestra che la classe politico/amministrativa deve percorrere per consegnare a Messina e ai messinesi un servizio di trasporto pubblico al passo con i tempi e in media con i costi di esercizio  delle altre città italiane”.

                            

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