«Non accettiamo ulteriori perdite di tempo per l’applicazione dell’accordo per il riconoscimento della Progressione Eonomica Orizzontale ai lavoratori dell’Asp». Il segretario generale della Cisl Fp, Calogero Emanuele, e i rappresentanti al tavolo, Antonio Costa e Gapare Spadaro, denunciano l’atteggiamento della Uil, unico sindacato al tavolo a non accettare l’accordo, che «rallenta il percorso di applicazione dell’accordo presentando proposte, una diversa dall’altra, tutte lesive e dannose per i lavoratori. Bisogna convocare solo la delegazione trattante per sancire l’accordo raggiunto tra le parti in sede di tavolo tecnico».
La Cisl Fp evidenzia come nell’ultimo incontro, lo scorso 12 ottobre, che doveva servire a definire gli altri istituti, quali produttività, performance e adeguamento buono pasto, si è invece e per l’ennesima volta, assistito «ad un gioco allo sfascio che qualche organizzazione sindacale mette in campo con atteggiamenti arroganti e posizioni ostruzionistiche».
Per il sindacato il tavolo tecnico è stato composto nel rispetto delle proporzioni di rappresentanza di ciascuna sigla sindacale e quindi è giusto tenere in considerazione la posizione maggioritaria che viene espressa al tavolo e non certamente quella minoritaria ed isolata.
«È un modo vecchio di fare sindacato, superato dai tempi e dagli eventi – commenta Calogero Emanuele – oggi è necessaria un’assunzione di responsabilità e senso propositivo in direzione della tutela massima dei lavoratori e non degli interessi di nicchia. Non serve fare finta di inscenare scontri con l’Azienda per poi ottenere vantaggi e salvaguardia di comode posizioni lavorative».
La Cisl Fp evidenzia come non ha nessun altro interesse se non quello di tutelare i lavoratori nella loro generalità e in maniera imparziale e paritaria, scevra da ogni strumentalizzazione posta in essere da soggetti che guardano solo a coltivare e mantenere il piccolo orticello.
«Esortiamo – conclude il segretario della Cisl Fp – i vertici dell’azienda a dare esecuzione agli accordi raggiunti per accelerare i percorsi e definire gli altri aspetti ancora irrisolti per dare ciò che i dipendenti hanno maturato nel tempo correlato alle attività e ai servizi resi a beneficio dell’azienda e soprattutto della collettività».
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