Aggressioni Polizia Municipale. Cisl Fp: “Accorinti dimostri la sua solidarietà con i fatti”

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“Le recenti aggressioni subite dal personale della Polizia Municipale ci obbligano, come organizzazione sindacale, ad esprimere piena solidarietà al Corpo e ai suoi uomini. Riteniamo sia necessaria una presa di posizione ferma e determinata da parte delle Istituzioni preposte per ripristinare nella città la buona educazione ed il senso del vivere civile”. Questo il messaggio del segretario provinciale della Cisl Fp, Calogero Emanuele, nel giorno dell’ennesima aggressione a personale dei Vigili Urbani di Messina e ad operatori dell’informazione.

Si riferisce a quanto successo in seguito alla rimozione della tenda davanti al Tribunale di Messina il segretario provinciale Cisl, ma di recente altri episodi hanno visto “protagonisti” gli uomini e le donne della Polizia Municipale, dall’aggressione del Comandante, Calogero Ferlisi, alla processione della Vara, all’aggressione della vigilessa di qualche giorno fa, da parte di due motociclisti.

“E’ stato inoltre leso il diritto degli operatori dell’informazione di fare il proprio lavoro – continua Emanuele –. Si devono prendere le distanze in maniera netta da azioni poco rispettose delle istituzioni, nei confronti di chi le rappresenta e della stampa. Non sono tollerabili silenzi omissivi o atteggiamenti tolleranti. Le azioni politiche messe in campo da attivisti, quando travalicano la legalità, vanno considerate come atti criminosi da condannare e da reprimere”.

“Si eviti qualsiasi equivoco ed una volta per tutte – aggiunge – si prendano le distanze da chi commette tale azioni anche quando queste sono ammantate da uno pseudo spirito sociale. Il Sindaco, più volte, ha annunciato la costituzione di parte civile nei confronti di coloro che commettono atti di violenza contro il personale della Polizia Municipale e, adesso, gli chiediamo di dare seguito alle sue parole. Lo faccia senza indugiare – conclude Emanuele – con coerenza e dimostrando con i fatti la solidarietà a coloro che rischiano l’incolumità fisica per dare seguito alle ordinanze da lui firmate”.

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