La Federazione provinciale di Sel Messina dichiara “il proprio appoggio alle legittime manifestazioni di protesta degli studenti e dei genitori del Liceo scientifico Seguenza di Messina, preoccupati che, ad anno scolastico già iniziato, e dovendo frequentare secondo l’orario completo di lezione, le autorità provinciali competenti, nella fattispecie il Commissario Romano, non abbiano comunicato alla Dirigenza scolastica quali e quante aule siano disponibili per alleviare la cronica carenza di aule del maggiore liceo cittadino”.
“Ci consta che nel mese di dicembre dello scorso anno – afferma Sel – la Provincia avesse dichiarato di non potere più sostenere la spesa di locazione del plesso di Cristo Re, e nel mese di marzo, data dell’ultimo colloquio con le autorità scolastiche, abbia offerto i 17 locali necessari reperendoli nel plesdo del Liceo Maurolico, dichiarando che sarebbero stati avviati lavori di adeguamento. Scopriamo invece che in data 7 settembre in una comunicazione presente sul sito web della Provincia, ma non inviato alke autorità scolastiche, che non solo questi lavori non sono stati eseguiti, ma che le classi assegnate si sono notevolmente ridotte, coincidendo con le aule dell’ex Antonello, che la Provincia è disponibile (si sa che d’estate non si lavora, sic!) a far eseguire i lavori mentre si proroga per un trimestre la sede staccata di Cristo Re. D’altra parte la Provincia, immediatamente dopo il colloquio con i rappresentanti di studenti e genitori, ha emanato un comunicato stampa in cui accusa la scuola di inutile procurato allarme”.
“La nostra riflessione in merito a questa vicenda- spiega – è che da molto tempo la cronica carenza di aule in questa città non viene affrontata secondo l’obiettivo politico-amministrativo di garantire il sacrosanto diritto allo studio degli alunni, ma si fa di questa apparente carenza (infatti le aule ci sono) strumento di potere politico, tanto che ciò che per principio deve essere garantito, viene infine e faticosamente concesso sotto il ricatto dell’emergenza, e con forme di comunicazione autoreferenziali”.
“Auspichiamo, quindi, – conclude Sel – che le legittime aspettative di una comunità scolastica così importante e popolosa, possano essere soddisfatte con trasparenza ed equilibrio, perché il potere politico non dimentichi di essere, esso stesso, strumento di educazione dei nostri giovani, riguardo a tempi, modalità e trasparenza del proprio esercizio”.
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