Messina. Oggi il sindaco De Luca rinnova l’affidamento della città a Santa Eustochia

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Oggi, mercoledì 22 agosto, il sindaco di Messina Cateno De Luca offrirà il cero votivo e pronuncerà l’atto di affidamento a Santa Eustochia Smeralda, Compatrona della città dello Stretto, rinnovando e ribadendo così, come ogni anno, la devozione di antiche origini alla Santa.

A dare il via alla cerimonia, alle ore 18.30 nell’atrio del Monte di Pietà, sarà l’esibizione della la Banda musicale della Brigata Meccanizzata “Aosta”. A seguire, il primo cittadino offrirà il cero votivo e pronuncerà l’atto di affidamento a Santa Eustochia dopo la lettura del decreto del Senato di Messina, a cura della presidente del Consiglio comunale, Claudio Cardile.

La cerimonia sarà presieduta da Fra Alberto Marangolo, Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia. Successivamente il Sindaco De Luca raggiungerà la Chiesa di Montevergine per rendere omaggio alla Santa. I canti liturgici che accompagneranno la cerimonia saranno eseguiti dai cori Santa Maria Goretti ed Eugenio Arena. Il cero è arricchito da una pregevole scultura realizzata dalla scultrice Patrizia Rustica sul tema “L’abbraccio della fede”.

Il programma delle celebrazioni in onore della santa prevede, inoltre:

  • Sante Messe alle 7.30 e 10.30 nella chiesa di Montevergine;
  • Dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00, sarà consentita la visita al Corpo incorrotto di Santa Eustochia.

In caso di pioggia la cerimonia si svolgerà nella Chiesa di S. Francesco all’Immacolata sul viale Boccetta.

Di seguito, il testo completo della promessa:
«Noi qui rappresentanti il popolo messinese alla tua presenza o dilettissima Santa Eustochia Smeralda, in questo giorno dedicato all’Ostensione del tuo corpo incorrotto, rinnoviamo con viva fede i Voti tramandatici dai nostri Padri. Tu che sei stata sempre vigile e attenta protettrice della tua e nostra città, materna soccorritrice dei tuoi concittadini, continua a preservarci da ogni pericolo, ad esserci guida nei nostri progetti, aiuto sicuro nella soluzione dei tanti e complessi problemi che ci impegnano ogni giorno nel servizio della nostra città. Insegnaci a superare con la tua stessa umiltà e forza gli eventi contrari e le incomprensioni e aiutaci a realizzare una città sempre più umana, prospera, giusta. A Te dunque affidiamo con animo devoto il presente e il futuro della nostra città, noi stessi, le nostre famiglie, i nostri anziani, i nostri giovani, i nostri bambini, tutte le nostre speranze. Implora su tutti abbondanti grazie e benedizioni celesti».

L’origine della tradizione

La tradizione affonda le sue radici nel lontano ‘700, per la precisione nel giorno del 2 luglio 1777, quando l’offerta del cero di38 libbre lavorate” a Santa Eustochia Smeralda venne sancita da un decreto del Senato di Messina, firmato da Giovanni de Salamone, Giovanni Battista Lazzari, Piero Luigi Donato, Giuseppe Denti, Giuseppe Barone Cianciolo e Domenico Carmisino.

Come si legge nel decreto, in quella data il Senato di Messina stabilì e promise a nome dei messinesi: “sfidando le ingiurie del tempo, di venire ogni anno a visitare questo sacro tempio il giorno 22 agosto, sacro all’ostensione del tuo corpo, o il giorno 20 gennaio della tua felicissima morte”.

Da allora la tradizione si mantenne fino al 1860-1870, quando venne interrotta per poi essere recuperata nel 1957 per volontà del sindaco di allora, Michelangelo Trimarchi.

 

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