Renato Accorinti, “sindaco per caso”, ha trovato finalmente ‘casa’. Dopo aver girovagato, nei tre anni di sindacatura, tra varie trasmissioni tv, passerelle, festival, Tibet e 90esimi d’eccellenza, ha scoperto che il suo habitat naturale è quello de ‘La Zanzara’, trasmissione di Radio 24 condotta da Giuseppe Cruciani che come obiettivo d’informazione ha l’essere “zona franca degli ascoltatori, uno spazio nemico della banalità, l’arena dove il primo comandamento è parlare chiaro”.
E più chiaro di così non poteva essere il nostro sindaco, che nei due anni che gli restano alla guida del governo cittadino, se ci mette un altro pizzico d’impegno, tanto il grosso l’ha già fatto, riuscirà a mutare la denominazione di ‘Messina, città dello Stretto’ in ‘Messina, città delle puttane, dei cocainomani, dei rom’.
Certo, l’obiettivo è ambizioso ma, si pensi ai benefici che apporterebbe, ed ogni sforzo parrà poca cosa pur di
raggiungerlo.
Partiamo da quello che ha detto e che già è sulla bocca di tutti: “A Messina un quartiere a luci rosse lo farei. Molto meglio il quartiere hot che tutto quello che succede per le strade. Ognuno deve avere la libertà di usare il proprio corpo. Questa cosa va rispettata totalmente, poi è ovvio che la donna non va sfruttata”.
Ne vogliamo parlare della incredibile spinta che darebbe all’occupazione, femminile e non, il creare una nuova fonte di lavoro, legalizzato, per il quale non occorrerebbe neanche titolo di studio ( quindi eliminare anche i rischi di frequentare strutture scolastiche a rischio crollo)?
Il ‘franco’ Accorinti ha pure rivelato a La Zanzara la sua propensione a legalizzare l’uso di marjiuana e cocaina. ” Non ho mai fumato una sigaretta normale. In India mi sono ritrovato in un posto dove c’era un rituale e mi sono fatto un cannone, ma in Italia no. Legalizzerei la droga leggera, su questo non c’è alcun dubbio. La marijuana fa meno male dell’alcol, e in alcuni casi può fare bene. La cocaina?: Si, legalizzerei anche quella.
Ovviamente aiutando le persone dipendenti con un percorso di uscita. E poi con la legalizzazione bruciamo gli affari della mafia che hanno inquinato tutte le altre cose. Gli bruciamo tutti gli affari”.
Il discorso non fa una grinza, specie se si pensa che se si è sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti, tutto quello che ci circonda appare bello e ci si sente in paradiso. Peccato che quel paradiso, finito l’effetto, si rivela Messina. Ecco perchè sarebbe d’uopo che marjuana e cocaina non fossero solo consentite, ma addirittura imposte: 3 volte al dì, a stomaco vuoto, prima dei pasti.
E vogliamo aggiungere anche il flusso turistico che arriverebbe in città? Immaginiamo l’indotto collegato ai bordelli, le visite guidate con personale specializzato ( altra occupazione); i bar, i ristoranti pieni di gente che deve rifocillarsi dopo il tour sessuale; ed ancora la ripresa del commercio.
Tutte quelle saracinesche abbassate tornerebbero ad alzarsi, non più con l’obsoleta scritta: ‘Abbigliamento’, ‘Calzature’, Gioielleria, ma con la scritta ‘Cocaineria’, ‘Marjiuaneria’.
E non dimentichiamo il richiamo che tutto questo eserciterebbe sui nostri figli freschi di diploma: restare e non partire dalla città dove, oltre mamma, papà, fratelli, amici e parenti, lascerebbero anche sesso garantito e al chiuso e la libertà di consumare droghe. Tornerebbero anche quelli già partiti da decenni. L’impatto sul consolidamento della famiglia sarebbe
forte.
Capitolo Rom. Accorinti ha dichiarato: “I rom rubano molto meno dei siciliani mafiosi. Molto meglio loro di tutti quei siciliani mafiosi e collusi con la mafia.”
E come contraddirlo? I siciliani mafiosi rubano, uccidono pure, mentre i rom, in genere, entrano solo nelle nostre case a rubare. In genere, ma siamo sulla buona strada perchè questo non accada più.
Chi li porterebbe a rubare a Messina? Perchè farlo con un sindaco che si avvale della deroga di poter donare loro una casa fregandosene della graduatoria che mette prima i messinesi che vivono nelle baracche; che ha concesso ai figli dei rom anche locali per il doposcuola?
Perchè rubare, se hanno ‘uno di loro’ a governare? Uno che ha dichiarato con orgoglio che li frequenta da 35 anni ( ed avendone 61, ne ha persi 26) in perfetta adesione al loro stile di vita, battendosi per loro. Assumendone, a tratti, anche le sembianze.
Il nostro sindaco ha dichiarato che “ gli passa per l’anticamera della minchia” ( ma quante ‘camere’ avrà?) il voto dei messinesi.”
E già, sarebbero quelli che non approvano la sua vicinanza al popolo dei nomadi, che a Messina ha finalmente trovato la terra promessa.
E ha ragione a dirlo. Che gliene frega visto che i messinesi, alla fine del suo mandato, saranno numericamente inferiori ai suoi amici rom, alle puttane, ai cocainomani che faranno residenza nella ‘Loro’ città.
Messinesi, non vi piace tutto questo? A Lui passa per ‘l’anticamera della minchia’.
Patrizia Vita
(2953)
Complimenti Patrizia per essere riuscita a contenere il tuo disgusto per questo signore evitando di usare parole più forti che questo signore meriterebbe tutte.I Messinesi hanno votato un simbolo anti casta senza conoscerlo e hanno fatto una pessima scelta che stanno scontando.Dopo di Lui toccherà a qualche altro demagogo?(qualche grullino)?.Speriamo ardentemente di no.Sarà solo.una speranza???
…che articolo imbarazzante. Invito tutti i lettori a leggere la conversazione per intero ed evitare di limitarsi a dei piccoli pezzi tagliati su misura da dei giornali(evidentemente)
Il tuo pseudo articolo mi ha colpito davvero. Non ero mai incappato in un discorso cosī coerente scritto da una dodicenne. Continua cosī ma ti consiglio, onde evitare di scrivere in maniera supeficiale e presuntuosa (come, mi dispiace dirtelo, risulti da questo scritto.) di informarti di più sugli argomenti trattati. Comunque son certo che se continui così da grande arriverai da qualche parte. E poco importa se scriverari castronerie, l’importante è sentirsi giornalisti, non esserlo!
Egregio Signor Conservatore Mascherato, Le confesso che, ahimè,dove dovevo arrivare sono già arrivata e, dunque, non avrò l’opportunità di seguire il Suo consiglio. “Informarmi sugli argomenti trattati”- mi suggerisce Lei – l’ho fatto, e sa che c’è? C’è che gli argomenti trattati nel mio “pseudo- articolo” – come lei ama definirlo – sono frutto di verifica. Accorinti ha detto che vorrebbe creare un quartiere a luci rosse in città; Accorinti ha detto che vorrebbe legalizzare il consumo di marjiuana e cocaina; Accorinti ha detto che i rom rubano meno degli italiani e dei siciliani mafiosi. Dunque non mi sono inventata niente.
Lei, Signor Conservatore Mascherato, ha certamente avuto modo di accertare tutto questo, dunque, al massimo può dirsi favorevole alle dichiarazioni del nostro sindaco, che ne condivide pensiero ed intenti, ma non dire che l’articolo è frutto di una cattiva informazione. Io ho dato la mia opinione in merito, opinione che, nel rispetto della libertà di pensiero ancora vigente, ho il potere di esprimere, senza offendere, e soprattutto, mettendoci nome e cognome a chiusura di quello che ho scritto. Lei, invece, ” Conservatore mascherato”, che offende e fa il ‘leone da tastiera’, si rivela un coniglietto di peluche. Auguro io, a Lei, di crescere e togliersi,finalmente, la maschera. La saluto con tanta tenerezza. Quella che, in genere, mi fanno i coniglietti di peluche.
Patrizia Vita
Mi riferivo non alle dichiarazioni del sindaco, ma alla sua disinformazione riguardo la legalizzazione delle droghe e della prostituzione. Sono legalizzate altrove e la cosa funziona. Senza che si verifichino scenari semiapocalittici come quelli da lei descritti
La cultura dei Rom , che male si sposa con la nostra è di certo meno terribile del sapere che i ladri si mascherano da imprenditori, politici, professionisti.
Sullo pseudonimo e anche sui toni le do piena ragione, e le dirò che coniglietto di peluche mi piace di più!
Lieta di averle fornito spunto per un altro pseudonimo ( ma quanto sarebbe bello si firmasse). Detto questo vorrei chiarirle che io non ho scritto di legalizzazione delle droghe, dei rom, o dei quartieri a luci rosse, ma ho solo letto, in chiave ironica ( non con scenari apocalittici), le dichiarazioni del sindaco. Dichiarazioni che certamente possono piacere come non piacere, essere condivisibili o meno. Dunque, oggetto del mio informarmi dovevano essere solo le parole del sindaco ( verifica effettuata), non accertarmi dell’esistenza in altri paesi del mondo di quelle condizioni di vita che lui vorrebbe creare a Messina. Semplifico il concetto. Se accorinti avesse detto che vorrebbe creare in centro città una stazione sciistica, secondo lei, dovevo valutare l’incongruenza dell’idea, oppure che queste esistono e funzionano alla grande a Cortina D’Ampezzo, Madonna di Campiglio, e via dicendo? Spero di essere stata chiara.
Quello che non è accettabile, poi, è l’offesa ( e mi creda, lei è stato ‘moderato’ nella sua, rispetto ad altri su Facebook) che tutti coloro che sostengono Accorinti fanno a chi non la pensa come loro. Mi accorgo che già il suo secondo commento è stato più garbato del primo, pur rimanendo fedele al suo pensiero iniziale. Vede, dunque, che può esistere un sereno contraddittorio, nel quale ciascuno esprime il proprio pensiero?. Io non sono il verbo, signor Coniglietto di peluche, ma non lo è nemmeno lei. Magari sbagliamo entrambi, magari la verità sta nel mezzo. Cioè: vanno bene i quartieri a luci rosse, vanno bene le droghe legalizzate, va bene aiutare i rom a trovare case e favorirne l’integrazione sociale, ma questo deve avvenire in un contesto vincente, in una realtà dove tutto funziona, dove la vita scorre serena. Ma lei, sia obiettivo, crede che Messina sia davvero pronta a queste ‘aperture’? Messina è all’osso, e questo è inconfutabile. Ovvio che non è stato Accorinti, nei soli 3 anni di gestione a ridurla così; ovvio che è danno iniziato almeno 20 anni fa e che lui ha perpetuato, ma da qui a negare che il momento storico che stiamo vivendo non dovrebbe permettergli certe esternazioni idealistiche è davvero eccessivo. Insomma, sia concreto, il nostro sindaco, e meno sognatore. E voi che attaccate chiunque esprima un pensiero contrario al vostro, attaccando pure le professionalità, riflettete prima di offendere e dite la vostra con fermezza ma con garbo. Infine,a conclusione di questa lunga risposta, il paradosso è che devo ringraziarla per avermi spinta a chiarire il significato del mio articolo ( o pseudo, per farla contento). Una buona serata.
Ps: Per il futuro, firmi con nome e cognome, le dà più diritto di dire la sua.
Patrizia Vita
Gentili signori, vi cimentate a difendere l’indifendibile, il Vostro sindaco non ha avrà mai fatto uso di stupefacenti. ..ma è oramai dipendente dal suo protagonismo…a costo di diventare un giullare. L articolo è magistrale, il sindaco invece imbarazzante.
Mi auguro che lei, Conservatore Mascherato, detto piccolo peluche, legga tutti i giornali e verifichi la la ditta,ssa Patrizia Vita e tra le più corrette tra tutte i giornalisti di questa città, si vede che lei è in commentatore xcaso
Leggerla è un privilegio dott.ssa Patrizia, le sue parole scritte colpiscono più di un macigno in testa. Essere agli opposti in una idea o concetto è quasi sempre origine di paroloni e scontri, però deve sempre prevalere il buon senso e l’educazione che molto spesso non c’è.Lei ha dimostrato come una persona intelligente ed educata, possa far stare al posto che gli spetta colui che non ha neppure il coraggio di firmare ciò che sostiene. Le auguro buona Vita.
Grazie di cuore, Fiorenzo, le sue parole mi fanno capire che la gentilezza, a volte, premia. Mi auguro di averla sempre tra i lettori di Normanno. Una buona vita anche a lei
Grazie a Lei per avermi risposto e lusingato, certamente mi potrà annoverare tra i suoi lettori e commentatori. Buona vita.