aumento prezzi messina

Indice prezzi al consumo di maggio 2022: a Messina aumenta (quasi) tutto

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È stato pubblicato dall’ufficio statistica del Comune di Messina il report prezzi per il mese di maggio 2022. Da una prima occhiata ai dati appare evidente un fatto: come nel resto d’Italia (e del mondo occidentale), anche in riva allo Stretto gli indici dei prezzi al consumo mostrano un aumento generale che segue la crescita dell’inflazione.

Per quanto riguarda il mese scorso, a Messina l’incremento congiunturale ammonta allo 0,9%, mentre quello tendenziale al 7,9%. A segnare l’aumento tendenziale maggiore sono trasporti (+13,3%) e abitazione, acqua elettricità e combustibili (+28,2%). A seguire prodotti alimentari e bevande analcoliche (+9,2%), servizi ricettivi e ristorazione (+3,9%), mobili, articoli e servizi per la casa (+2,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,3%), altri beni e servizi (+1,3%), bevande alcoliche e tabacchi (+1,2%) e infine servizi sanitari e spese per la salute (+0,8%). Le uniche voci in calo sono abbigliamento e calzature (-0,4%), comunicazioni (-2,1%) e istruzione (-0,4%).

Si conferma, poi, l’aumento congiunturale di luce e gas, con l’energia elettrica (mercato libero) che registra +7,3% e +74,7% sul dato tendenziale e il gas (sempre mercato libero) a +4,6%. In questo caso, a pesare è l’innalzamento delle quotazioni delle materie prime energetiche.

L’arrivo della stagione turistica a Messina e l’aumento dei costi del carburante sta invece contribuendo all’incremento dei prezzi dei servizi di trasporto. Nel trasporto aereo i voli intercontinentali sono arrivati a +10,1% (congiunturale) e +45,9% (tendenziale), mentre quelli europei si arrestano a +6,0% e +127,6% e quelli nazionali a -4,0% e +21,4% (effetto delle compagnie low cost).

Per quanto riguarda i servizi turistici si rileva un aumento congiunturale dei prezzi dei pacchetti vacanza nazionali (+1,8%; -4,6% il tendenziale), dovuto essenzialmente al segmento delle città d’arte, e una diminuzione dei pacchetti vacanza internazionali (-0,9%; +8,6% il tendenziale), da attribuire per lo più al segmento mare. Aumentano, inoltre, i prezzi dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+1,9%; +0,2% il tendenziale) e degli agriturismi (+2,1%).

Infine, nel settore cultura si constatano delle leggere contrazioni nel prezzo dei libri di narrativa (-0,2%; -1,3% il tendenziale) e un abbassamento più marcato del prezzo del download di e-book (-2,9%; -8,0% il tendenziale). Aumentano i giornali quotidiani a diffusione nazionale (+0,2%; +3,4% il tendenziale) e a diffusione locale (+2,3%; +2,7% il tendenziale), a fronte di un calo dei periodici (-0,2%; +1,7%). Le variazioni congiunturali di prezzo dei quotidiani e dei periodici sono però legate ad una diversa distribuzione degli allegati.

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