Scadrà il prossimo 16 giugno il termine ultimo per le imprese di provvedere al pagamento del diritto annuale 2013. «Il 49% degli imprenditori messinesi non paga questo tributo – spiega il segretario generale, Vincenzo Musmeci – spesso anche poco conosciuto, nonostante esista da sempre: riconfermato dalla legge 580/92 e dalla legge regionale 23/95. L’Ente camerale intende accendere i riflettori sul versamento del diritto camerale annuale, onde evitare che le imprese incorrano nelle inevitabili sanzioni».
A fronte di 59.987 imprese registrate in provincia di Messina, la media del diritto annuale da pagare per ciascuna è di circa 164,867 euro. «È un tributo poco oneroso – aggiunge Musmeci – se pagato entro i termini stabiliti». Se si versa entro un mese dalla scadenza, si paga lo 0,4% in più; entro un anno dalla scadenza, si versa il 6% in più; oltre l’anno, la sanzione è del 30%. «In passato, l’evasione era oltre il 70% — prosegue il segretario generale — poi è diminuita perché, in caso di mancato pagamento, i certificati necessari allo svolgimento dell’attività imprenditoriale non possono essere rilasciati in quanto inibiti dal sistema».
«La Camera di commercio intende sensibilizzare il mondo imprenditoriale sul pagamento del diritto annuale – precisa Musmeci – pur comprendendo che molte imprese, soprattutto quelle individuali, soffrono profondamente la crisi che sta attanagliando tutto il Paese. Ma è proprio per evitare di pagare in più, che invitiamo gli imprenditori a mettersi in regola entro il 16 giugno».
L’Ufficio della Camera di commercio preposto a questo servizio è sempre disponibile a fornire informazioni e chiarimenti al contribuente, al fine di arginare il contenzioso.
Lo sportello è aperto dalle 9.00 alle 12.30 nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e venerdì; il mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.
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