Messina e il suo mare, questo è il tema al centro di “Mito Mare Messina” che, fino all’8 luglio, racconterà questo elemento così importante per noi messinesi. Il mare verrà quindi declinato in vari modi e assumerà le sembianze di libri, performance teatrali e poetiche all’interno della rassegna promossa e organizzata dal Museo della Fauna dell’Università di Messina. Incontri culturali sì, ma anche di divulgazione scientifica, a tutela dell’ambiente e del territorio.
«Senza memoria del passato non si può capire il presente, con conseguenti gravi rischi per la gestione del nostro futuro. Ciò vale anche e specie per Messina, di cui sempre più pochi cittadini dimostrano di conoscere la storia. Una storia di cui il mare, – si legge nella nota –, lo Stretto in particolare è testimone rispettoso ed esigente. I più grandi architetti, artefici di mille ricostruzioni, ci insegnano infatti che l’uomo è l’architetto minore che deve ascoltare gli architetti maggiori: il sole, il vento, l’acqua e l’ombra».
Mito Mare Messina: il programma della rassegna
L’obiettivo della rassegna “Mito Mare Messina” è quello quindi di riscoprire luoghi magici della città attraverso un itinerario che toccherà: piazze, vie, borghi; «il cui protagonista – continua la nota – sarà quel mitico mare che ogni giorno ci ricorda le nostre origini, ormai millenarie».
Qui tutto il programma:
- 27 maggio, alle 18, piazzetta Fontana Senatoria: presentazione di “Il Mare sui muri” (edizioni Edas) libro di Franz Riccobono, Giovanni Ammendolia, Mauro Cavallaro, Ignazio Rao, e di “Tradizioni marinaresche” (EDS) di Giovanni Ammendolia e Sandro Barucci. Dialogano con gli autori Milena Romeo e Giuseppe Ruggeri.
- 10 giugno, alle 18, Circolo Canottieri Thalatta: presentazione di “Del cucinare in riva allo Stretto” (edizioni Società Storia Patria Messina) a cura di Antonino Sarica, e “Sciabica. Storia siciliana di vizi, virtù, trappole, passioni e disincanti” (edizioni Ibiskos Ulivieri) di Giuseppe Marchetti Tricamo. Dialogano con gli autori Milena Romeo e Giuseppe Ruggeri.
- 17 giugno, alle 18, Centro Studi Maria Costa: presentazione della raccolta di Maria Costa “Poesie e prose siciliane” (Pungitopo). Interviene Giuseppe Rando.
- 25 giugno, alle 18, Aula Magna Papardo: “Cinque stanze per Stefano D’Arrigo“, spettacolo teatrale a cura di Dario Tomasello.
- 1 luglio, alle 18, via Area Torre – Torre Faro: “Lo Stretto di Messina, tra mito e scienza“, a cura di Mauro Cavallaro.
- 8 luglio, alle 18, Circolo Canottieri Thalatta: “Mare dentro mare“, recital poetico di Giuseppe Ruggeri.
Il mito della Falce
Una delle storie più suggestive legata al simbolo per eccellenza di Messina è raccontata da Esiodo in “Teogonia”: poema dedicato alla genealogia degli dèi greci; proprio in queste pagine, infatti, si immagina l’origine della Falce, quando Crono mutila il padre Uràno. «[…]Ed in agguato allora lo ascose, ed in mano gli pose quella dentata falce, l’inganno tramò tutto quanto. E venne Uràno, il grande, recando la notte, e bramoso d’amor, tutto incombé su la terra, su lei tutto quanto si stese; ed ecco il figlio, la manca avventò dall’agguato, ad afferrarlo, impugnò con la destra la falce tremenda, lunga, dentata, e al padre d’un colpo recise le coglie, e dietro sé le gittò nel mare, ché via le portasse».
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