Messina. Nel ventre dell’Orca: Un mese di spettacoli alla scoperta del padre di Horcynus Orca

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È stato ufficialmente presentato il progetto “Nel Ventre dell’Orca” – Itinerari performativi su Horcynus Orca, in occasione dei cento anni dalla nascita di Stefano D’Arrigo. Numerosi gli eventi in programma a partire da venerdì 13, che si terranno, per la maggior parte, nel Complesso Monumentale di Capo Peloro di Messina, dove ha sede la Fondazione di ricerca Horcynus Orca.

Questa iniziativa nasce con l’intento di celebrare Stefano D’Arrigo. Lo scrittore, al cui capolavoro Horcynus Orca sono ispirati i nomi della Fondazione capofila del progetto e il Parco omonimo, è ritornato al centro dell’interesse internazionale grazie alla recente edizione del libro nella traduzione tedesca e a quelle in corso di realizzazione in Francia, Spagna e Stati Uniti.

Il fulcro delle attività in cui si articola il progetto sarà la stanza “nello Scill’e Cariddi”, una sala immersiva scenografica interattiva del sito archeologico di Capo Peloro. All’interno di questo spazio, si svolgeranno gli eventi culturali e di spettacolo, caratterizzati da profonda e innovativa ricerca artistica e tecnologica.

In particolare, è prevista una nuova e originale performance teatrale immersiva, ispirata al capolavoro di D’Arrigo Horcynus Orca, realizzata da Mana Chuma Teatro (Premio della Critica 2019 ANCT), con una scenografia assolutamente innovativa, virtuale e interattiva.

Sono inoltre in programma altri 6 eventi performativi site-specific, di danza, musica e teatro ispirati all’universo tematico del “duemari”, in tutte le sue componenti fisiche, scientifiche e letterarie, anche attraverso la messa in relazione con gli scenari immersivi creati ispirandosi ai temi del mare.

I partner coinvolti nell’impegnativo e ambizioso progetto sono: Mana Chuma Teatro (direzione e realizzazione artistica), Fondazione Horcynus Orca (sviluppo tecnologico, produzione e post-produzione video scenografie interattive, apporto dell’infrastruttura tecnologica), Rete Latitudini (Premio della Critica 2019 ANCT – Organizzazione degli spettacoli, promozione e comunicazione nazionale e futura circuitazione), Comitato promotore SabirFest (azioni di ricerca letteraria ed editoriale, propedeutiche allo sviluppo del percorso artistico).

Queste le altre collaborazioni: Centro Internazionale di Studi sulla Performatività delle Arti e degli Immaginari Sociali dell’Università di Messina, Oficina cultural Ambajada de España, Pro Loco di Capo Peloro, ERSU Messina.

Programma “Nel ventre dell’orca”

Venerdì 13 dicembre 

ore 20 “Il muro”,  di e con Turi Zinna, regia di Federico Magnano San Lio, produzione Retablo.

Sabato 14 dicembre

ore 20 “‘U pappaiaddu ca cunta 3 cunti”, di e con Giuseppe Provinzano , live painting di Petra Trombini, produzione Babel.

Domenica 15 dicembre

ore 19 “I-Sola”, di e con Simona Miraglia, produzione In arte.

Martedì 17 dicembre

ore 9 – Aula 2 – Dipartimento Scienze Cognitive UNIME: Horcynus Orca, un opera “in taduzione”, con Moshe Kahn, Gaspare Balsamo, Michela De Domenico, conduce Dario Tomasello.

ore 16 – Sala Consolo Complesso monumentale di Capo Peloro: “Uno stretto labirinto di storie: dai luoghi di Horcynus Orca”, con Silvio Perrella, Guglielmo Pispisa, Nadia Terranova, conduce Caterina Pastura.

ore 20: “Epica fera” di e con Gaspare Balsamo, musiche dal vivo di Francesco Salvadore, produzione Centro culturale mobilità delle arti.

Venerdì 20 dicembre

ore 20: “NIÑO” di Tino Caspanello, con Cinzia Muscolino, produzione Pubblico incanto – Smart.

Sabato 21 dicembre

ore 20: “I giorni della Fera” – Cap. 1, performance teatrale immersiva-interattiva, di Salvatore Arena e Massimo Barilla, con Mariano Nieddu, produzione Mana Chuma.

Domenica 22 dicembre

ore 19: “Lo scoglio del mannaro”, di e con Simone Corso, progetto sonoro e luci di Adriana Mangano, produzione Nutrimenti terrestri.

ore 21: “I giorni della fera” – Cap. 1, performance teatrale immersiva-interattiva, di Salvatore Arena e Massimo Barilla, con Mariano Nieddu, produzione Mana Chuma.

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