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Arriva a Messina la mostra fotografica dell’ANSA su Falcone e Borsellino: «La storia è cambiata»

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La storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino rivive a Messina. La mostra fotografica dell’ANSA sui due magistrati antimafia da oggi è visitabile anche in riva allo Stretto. Nell’atrio di Palazzo Zanca è stato infatti allestito lo spazio espositivo che rimarrà accessibile al pubblico fino al 30 novembre 2022. La presentazione è avvenuta oggi, venerdì 18 novembre, con la partecipazione del sindaco Federico Basile, l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Massimo Finocchiaro, l’assessore alle politiche giovanili Liana Cannata, il direttore provinciale dell’Ufficio scolastico regionale Stello Vadalà, i vertici degli uffici giudiziari e investigativi, una delegazione del Prefetto e gli studenti delle scuole del capoluogo.

Il racconto fotografico delle straordinarie vite dei due giudici palermitani ha fatto il giro dell’Europa, arrivando fino a Bruxelles. Le foto, tratte dall’archivio dell’ANSA, ma anche dagli album privati di famiglia, ricostruiscono le vicende umane e professionali dei due magistrati antimafia, legati da un destino comune fin dalla loro infanzia negli anni del dopoguerra in Piazza Magione, nel rione palermitano della Kalsa, dove abitavano con le loro famiglie a poche decine di metri di distanza».

«Le fotografie – dichiara l’assessore Finocchiaro – devono dare memoria a tutti soprattutto ai giovani che la storia è cambiata e lo Stato è sempre più presente. Falcone disse: “Gli uomini passano, ma le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini”. Ecco, questa è una di quelle manifestazioni che dimostrano ciò che ci hanno lasciato. Auguro ai giovani di imparare da questa storia e di andare avanti con queste idee».

«Il nostro – ha aggiunto l’assessore Cannata – è un comune aperto soprattutto ai giovani e mostre come questa, che possono raccontare la storia di due grandi personaggi importanti, permettono in un giorno qualunque come oggi di poter parlare, ricordare e affrontare il futuro dicendo no alla mafia».

Mostra fotografica su Falcone e Borsellino a Messina: «Molto è cambiato in 30 anni»

Francesco Nuccio, caporedattore della redazione siciliana dell’ANSA e curatore di questa mostra da 10 anni, ci spiega che cos’è cambiato negli ultimi decenni, oltre agli scatti aggiornati grazie alla collaborazione delle famiglie dei due magistrati antimafia.

«Ci sono stati – osserva – nuovi risultati nella lotta dello Stato contro cosa nostra, con altri arresti. Oggi la situazione rispetto a 30 anni fa, quando ci fu la sfida della mafia con le stragi, molte cose sono cambiate. Intanto con la società civile che si è ribellata. Ricordiamo i cortei, i lenzuoli appesi sui balconi di Palermo, i ragazzi. Ma poi c’è stata anche la reazione dello Stato, con l’arresto dei grandi latitanti. Oggi rimane in libertà soltanto un grande boss, Matteo Messina Denaro, e speriamo che venga arrestato presto. Quello che Falcone e Borsellino hanno seminato oggi viene raccolto con questi risultati».

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