Sabato 28 Novembre, alle 10.30, il Museo provinciale Messina nel ‘900 , in Viale Boccetta alto, alle spalle del Liceo “Archimede”, conclude, con il quinto ed ultimo appuntamento, la rassegna “Memoria e scrittura: i libri e l’identità”.
Dopo una gratuita visita guidata nelle sale, il Direttore Angelo Caristi avvierà l’incontro in programma dedicato al libro del prolifico autore messinese Geri Villaroel “Messina anni ‘50”. Il volume verrà rivisitato dal prefattore Vanni Ronsisvalle, giornalista e scrittore. La presentazione sarà arricchita da suggestive foto e filmati d’epoca. L’opera risulta fra le più significative per rappresentare la cornice argomentativa promossa dalla Direzione del Museo, determinata a mantenere, attraverso un continuum fra il passato ed il presente, viva l’anima identitaria della città.
L’autore, frugando nella Messina degli Anni ‘50, a parte i ricorsi storici, miti e leggende, per capire le origini di costumi, comportamenti e riti popolari, pone in evidenza l’anelito di tornare a vivere, dopo il dramma della guerra che rase al suolo la città.
Scorrendo i capitoli e le innumerevoli foto, balza chiaro quanto quel decennio sia stato creativo e foriero d’atmosfere esaltanti. Dal bar Irrera di Piazza Cairoli che faceva opinione, alla libreria dell’Ospe, con l’Accademia della “Scocca” ritrovo di cultura, dall’editoria alla cantieristica, all’industria, alle imprese di costruzione, all’artigianato a un commercio florido e attivo, come il fervore del porto, fonte di ricchezza e di rinascita. Alle iniziative, che creavano posti di lavoro, s’alternavano i luoghi di svago, di pubblico divertimento e di grande attrazione turistica, con l’Irreramare, che ospitava la Rassegna Cinematografica, la Fiera Campionaria, l’Agosto Messinese, il carnevale, lo sport, praticato a tutto campo nelle varie discipline.
C’era anche l’imbarazzo della scelta tra cinema, teatri, trattorie tipiche, locali da ballo, manifestazioni popolari, la Festa della Matricola. Insomma, una città tutta da vivere che si lasciava alle spalle la guerra e che, il Museo Messina nel ‘900, quale “rifugio dall’ignoranza”, rievoca a memento e memoria, avvalendosi della cultura.
Con quest’ultimo incontro della rassegna “Memoria e Scrittura: i libri e l’identità”, non si esaurisce certo l’attività culturale che il Museo promuove e persegue con una fitta programmazione di incontri ed eventi che punta ad amalgamare il rapporto fra i cittadini e la città, la sua storia e la loro identità.
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