Un artista geniale, scorbutico e irascibile, una ragazza ribelle e anticonformista, la Messina del ‘600 sullo sfondo: sono questi gli ingredienti principali de “Caravaggio e la ragazza”, il fumetto nato dalle penne e dall’immaginazione dei messinesi Lelio Bonaccorso e Nadia Terranova, in uscita oggi, giovedì 18 febbraio 2021. Il volume sarà presentato nel pomeriggio alla Feltrinelli (anche in diretta streaming), ma nell’attesa ci siamo fatti raccontare qualche dettaglio in più dagli autori.
Non tutti lo sanno, e non sempre la storia dell’arte gli ha dato il giusto peso, ma Michelangelo Merisi, detto “Caravaggio”, nel 1608 fuggì da Malta, dove stava scontando una condanna per omicidio, e si rifugiò a Messina. Qui dipinse “La resurrezione di Lazzaro” e “L’adorazione dei pastori”, entrambe esposte al MuMe (Museo Regionale Interdisciplinare di Messina). Da questo evento storico prendono il via le pagine di “Caravaggio e la ragazza”, libro a fumetti di Lelio Bonaccorso e Nadia Terranova.
Di cosa parla il graphic novel è presto detto: Caravaggio si trova a Messina e viene ingaggiato per fare il ritratto della figlia di un ricco mercante di sete, ma la ragazza ha ben altre intenzioni. Vuole diventare una pittrice, e nel 1608 la cosa non è esattamente facile. Sarà lei ad aprirci la strada verso la conoscenza di un artista complesso, ritratto da Lelio Bonaccorso e Nadia Terranova tra luci e ombre, senza cadere nella tentazione di “santificare” un maestro come Michelangelo Merisi, né di condannarlo: «Ho reso Caravaggio come l’ho sempre immaginato a livello personale – ha chiarito il fumettista messinese. Era un uomo violento e irascibile, ma era anche altro. Diversamente non sarebbe stata possibile la delicatezza della sua opera». Per mettere tutto questo su carta e mostrare la loro idea di Michelangelo Merisi, i due autori hanno scelto lo “sguardo” di una ragazzina, la giovane Isabella.
Ma “Caravaggio e la ragazza” è anche il racconto di «uno scontro generazionale, tra un pittore e una ragazzina, che impareranno tanto l’uno dall’altra – come spiega Lelio Bonaccorso. È una storia di indipendenza femminile, di riscatto della figura della donna in una società maschilista». Isabella, disegnata seguendo i lineamenti di una Nadia Terranova ancora ragazzina, «è timida, ma anche determinata e sfacciata – ha spiegato la scrittrice. È spontanea come solo i bambini sanno essere».
«Suo padre – ci racconta Nadia Terranova – le dice “non esistono donne pittrici”, ma lei non si arrende. Il ruolo delle pittrici è stato quasi completamente cancellato dalla storia dell’arte, con l’eccezione, per esempio, di Artemisia Gentileschi. Spero che leggendo questo libro le ragazze sentano di poter fare, di poter raggiungere i loro obiettivi, e i ragazzi (perché è importante che anche i maschi siano educati al femminismo) di potere davvero cambiare i tempi e avere un atteggiamento meno patriarcale che in passato».
Ma un’altra grande protagonista di questa storia è chiaramente la città dello Stretto. Sarà Isabella a spingere Caravaggio a cercare di capirla davvero, nel profondo. Gli dirà: “Tu non conosci questa città, ci vivi ma non la conosci, cammina con me e riuscirai a far entrare l’aria di Messina nelle tue tele”.
Quell’aria di Messina, appunto, che si respira vivendola e sfogliando le pagine disegnate da Lelio Bonaccorso: «Per ricostruire la città com’era nel 1608 mi sono avvalso dell’aiuto dello storico Franz Riccobono. Lui mi ha fornito le illustrazioni, le stampe del suo archivio che mi hanno consentito di ricostruire quella città invisibile, i palazzi che oggi non ci sono più. In fondo è anche questa una chiave di lettura del libro, occorre scavare nelle nostre macerie per andare a ricostruire una città che per certi versi riteniamo perduta. Fondamentale, poi, è stato l’aiuto di Alessandro Oliveri, giovane messinese che ha mi ha aiutato nella resa del colore in digitale».
Il lavoro di ricostruzione, quindi, è partito da lì: «Messina nel ‘600 – spiega Nadia Terranova – è una città viva e operosa, visionaria, una città porto che ospita e fa incontrare commercianti e artisti. A volte Messina se lo scorda che è una porta, che è bifronte e si affaccia da un lato all’Isola e dall’altro sul resto del mondo. Quest’idea che sia solo una “città di passaggio” rischia di seppellirne l’identità».
Nell’attesa di poter sfogliare il volume in “carne e ossa” – si fa per dire –, ecco due tavole in anteprima da “Caravaggio e la ragazza” di Lelio Bonaccorso e Nadia Terranova, edito da Feltrinelli Comics.
Chi sono Lelio Bonaccorso e Nadia Terranova?
Lelio Bonaccorso è un fumettista messinese, nel tempo ha collaborato, tra gli altri, con Marvel, DC Comics, Glénat, Sergio Bonelli Editore e Disney. Insieme al giornalista Marco Rizzo ha pubblicato con Becco Giallo, ad esempio, “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia” e per Feltrinelli “Salvezza” e “Cronache di Riace”. A marzo uscirà il mazzo di carte sugli X-Men che ha realizzato per la Marvel sugli X-Men. Sta lavorando a una storia a fumetti su Dina e Clarenza.
Nadia Terranova è una scrittrice messinese, collabora con “Repubblica”, “Internazionale”, “Il Foglio” e altre testate ed è fra gli autori di Pascal, su Radio Due Rai. Con Einaudi ha pubblicato “Gli anni al contrario” e “Addio Fantasmi”, candidato al Premio Strega nel 2019. È autrice di libri per bambini come “Casca il mondo” (Mondadori, 2016) e “Aladino e la lampada magica” (orecchio acerbo, 2020).
Il graphic novel “Caravaggio e la ragazza” sarà presentato oggi pomeriggio alle 17.00 alla libreria La Feltrinelli Point di Messina, nel rispetto delle norme anti-covid. L’evento verrà trasmesso in diretta Facebook, sarà possibile fare delle domande agli autori. Nadia Terranova sarà connessa da Roma, mentre Lelio Bonaccorso sarà in libreria e al termine dell’incontro firmerà le copie del libro.
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