Dopo le 26 violazioni rilevate a marzo, negli primi giorni di aprile ne sono state appurate altre 14 trasgressioni agli obblighi di legge cui sono tenuti i custodi dei mezzi sottoposti a sequestro. Questi ultimi non possono distruggere, disperdere o deteriorare i mezzi loro affidati e devono anche impedire che terzi possano danneggiarli o sottrarli.
In due casi, invece, è stata rinvenuta solo la carcassa dei mezzi custoditi: le parti meccaniche mancanti erano state vendute. I custodi sono stati denunciati per il reato di sottrazione e danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, reato, contemplato dall’articolo 334 Codice penale, per il quale è prevista la reclusione da un mese a un anno e la multa sino a 309 euro.
Altri 12 custodi, invece, sono stati denunciati per violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro. In questi casi, infatti, non essendo stati rinvenuti dai militari i mezzi sequestrati, i custodi si sono giustificati sostenendo che i veicoli erano stati rubati. In questi casi è contemplata una pena sino a 6 mesi di reclusione e la multa sino a 309 euro.
Dall’inizio dell’anno, il Nucleo Radiomobile di Messina ha proceduto al sequestro amministrativo di 237 mezzi per mancanza di copertura assicurativa, ben 56 in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Tale violazione è sanzionata dall’articolo 193 Codice della Strada con la multa di 848 euro.
(596)