Un gatto, un semplice felino, ha rischiato di mandare all’aria il comizio del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Il programma elettorale dava Fini, stasera alle 18, al Palacultura ma ci si è messo di mezzo un imprevisto a quattro zampe: un gatto, probabilmente un randagio, probabilmente durante una scorribanda notturna, si è rifugiato all’interno della cabina elettrica dell’edificio a sei piani di Viale Boccetta. La povera bestia avrà urtato qualche cavo sino a rimanere folgorata. Il corto circuito ha lasciato al buio l’intero Palacultura. Inutile il tentativo di attivare il gruppo elettrogeno esterno. Per ripristinare l’impianto elettrico
è stato necessario ordinare un costoso pezzo di ricambio a Milano, al fine di consentire,in giornata,lo svolgimento del Comizio di Fini.
A questo punto, opportuna, una domanda: ” Chi lo paga il costoso impianto ordinato a Milano? In pratica, senza l’impellenza della convention finiana, i tempi potevano essere allungati e anche su territorio siciliano si poteva reperire la soluzione al black out.
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