All’alba di oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, in sinergia con il Comando di Siracusa, hanno arrestato due donne ed un uomo ritenuti responsabili – a vario titolo – di furto aggravato in concorso, mediante modalità fraudolente, ai danni di un’anziana donna di Falcone.
L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dei tre soggetti è scattata a seguito di un’accurata attività di indagine, sviluppata dal maggio scorso dai militari dell’Arma di Barcellona Pozzo di Gotto e coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Giorgia Orlando, che ha consentito di documentare modus operandi e abitudini di un gruppo di truffatori con base nella provincia di Siracusa ma attivi su tutta la costa nord-orientale della Sicilia.
Grazie all’attenta indagine svolta dai Carabinieri è stato possibile provare come i tre truffatori, senza alcuna remora e agendo in pieno giorno, avessero individuato l’anziana vittima presso la fermata degli autobus per adescarla fingendosi medici della previdenza sociale.
Agli arresti domiciliari sono stati ristretti:
- Antonino Bona, 23 enne, di Melilli (SR);
- Giuseppina Fiasché, 18 enne, di Melilli (SR);
- Angela Sesta, 20 enne, di Melilli (SR)
Le due donne e l’uomo avevano avvicinato l’anziana e, in virtù del loro millantato legame con l’istituto di previdenza sociale, le avevano rappresentato la possibilità di usufruire di sgravi fiscali sull’acquisto delle medicine assunte a condizione che si facesse sottoporre ad apposita visita domiciliare.
I tre soggetti, dopo aver rassicurato l’anziana donna sulla loro buona fede simulando una telefonata ad un parente stretto, avevano convinto l’ottantenne a salire a bordo della loro vettura e farsi condurre presso il suo appartamento. Giunti all’abitazione della vittima, mentre le due false dottoresse entravano in casa, il terzo complice le attendeva all’esterno a bordo della propri autovettura agendo da “palo”.
Le due donne, sostenendo di dover visitare l’anziana, le hanno tolto i gioielli che aveva indosso e, in seguito, mentre una provvedeva ad un finto esame generico l’altra rovistava la casa dell’ignara vittima derubandola di svariati monili in oro, compresa la fede nuziale, e 700 euro in contanti. Le due infine, con la scusa di avere dimenticato in auto l’apparecchio per misurare la pressione, si sono allontanate dall’abitazione senza più farvi ritorno.
Dopo alcuni minuti, la vittima non vedendole tornare ha compreso di essere stata raggirata e si è resa conto di essere stata derubata ma, dimostrando un’ottima presenza di spirito ed una pronta capacità di reazione, si è subito rivolta ai Carabinieri della Stazione di Falcone fornendo un preciso resoconto dei fatti.
I molteplici filmati delle telecamere di videosorveglianza degli esercizi commerciali nell’area dell’accaduto acquisiti dai Carabinieri nonché alcune testimonianze dirette hanno consentito di ricostruire le mosse dei truffatori, individuare il veicolo sul quale si spostavano – una Ford Focus blu scuro – e infine risalire alle loro identità.
Le indagini, scaturite dal furto avvenuto a Falcone, hanno portato gli inquirenti a ipotizzare il coinvolgimento degli odierni indagati anche in altri reati avvenuti negli ultimi mesi nella fascia tirrenica della Provincia di Messina. Per questa ragione i militari dell’Arma invitano le eventuali vittime di analoghi episodi a rivolgersi presso una delle 93 Stazioni Carabinieri capillarmente distribuite sul territorio peloritano per sporgere denuncia poiché, come dimostrato in questo caso, una sollecita denuncia consente agli organi dello Stato di fornire una rapida ed efficace risposta.
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