Tenda via Cannizzaro. Scena terza: la manifestazione

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Non rilascia alcuna dichiarazione, l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, presente oggi alla manifestazione davanti al Tribunale, a sostegno di Sergio e Irene, i due attivisti arrestati lo scorso lunedì, durante le fasi di sgombero della tenda dall’aiuola che divide l’Università e il Tribunale, oggi processati per direttissima.

Ialacqua, alla domanda  – “Cosa ne pensa della manifestazione? “- ha risposto: Il fatto che sia qui con la mia famiglia è già indicativo. Non ho nulla da dichiarare”

E in effetti non c’è molto da aggiungere. L’assessore comunale all’Ambiente, con la sua presenza oggi, sposa la causa di chi manifesta contro il ripristino dell’ordine; di chi si oppone all’azione di sgombero di una tenda in pieno centro città, posta davanti a due palazzi istituzionali; di chi si appella al diritto di piantare una tenda e bivaccare ovunque si voglia. E la chiama Libertà.

ialacquaIalacqua non era il solo dell’Amministrazione comunale presente oggi tra gli attivisti. C’erano anche i consiglieri Luigi Sturniolo e Ivana Risitano. Già ieri, Sturniolo, in rotta con Accorinti tanto da lasciare il gruppo “Cambiamo Messina dal basso”, ma rimasto comunque fedele nei contenuti, attraverso una nota ha “legittimato” la protesta dei Pinellini, sostenendo che ” Non è successo nulla”.

Nulla impedire ai Vigili Urbani di fare il loro dovere sgomberando l’aiuola dal bivacco che andava avanti da giorni. Nulla considerare “normale” l’occupazione di suolo pubblico ( che può dare pericoloso esempio ad altri e la città divenire un dormitorio pubblico).

Qual è la rispota a queste obiezioni? “Messina ha ben altre carenze in materia di decoro cittadino e rispetto della cosa pubblica: vedi auto in doppia fila, Suv posteggiati con le ruote anteriori sui marciapiedi e tanto altro. La faccenda della tenda è stata strumentalizzata”.
Bene, consigliere Sturniolo,  si deduce che,  visto che Messina ha già le sue pecche, se ne possono aggiungere altre, invece di migliorarla.

manifestazione_pinellini2Uno tra gli attivisti ha parlato di libertà di manifestare, del fatto che “loro resistono, non sono in guerra. Nel loro sangue c’è la resistenza. Non si può sminuire il dissenso”.

Oggi il clima era sereno tra i manifestanti. Solo lo striscione che chiedeva la libertà per Sergio e Irene indicava che si trattava di una protesta. Per il resto l’atmosfera era da comunity: tranquilla partecipazione, pacate conversazioni, tanti cani a far compagnia.

Assenti, apparentemente, le forze dell’Ordine. Ma da lontano, agenti della Digos in borghese filmavano la comunity.

Laura Costa

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  1. Il tutto è a dir poco assurdo… Sento spesso andare contro il nostro sindaco quando i cittadini non si accorgono che il problema sono proprio loro, incivili irrispettosi nei confronti di persone o cose….

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