Stop all’occupazione dei binari da parte degli ex Ferrotel. Attendono l’incontro con il dirigente delle Ferrovie

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tn ferrotelprotestaA parlare, stamani nel cuore della protesta alla stazione centrale di Messina, a nome degli ex Ferrotel, è stato Antonino Villari. Dalle 11, insieme a una ventina di colleghi che dal 31 dicembre non hanno neppure la cassa integrazione in deroga, hanno “occupato” i binari della stazione ferroviaria. Hanno consentito soltanto a un convoglio, perché erano presenti dei disabili, di transitare. Per tutti gli altri mezzi ferroviari è stato lo stop sino alle 13,30. Sul posto sono intervenuti: Polizia Ferroviaria, di Stato, Digos e Scientifica, che ha filmato quanto avveniva. “A noi interessa il lavoro – ha detto Villari – solo il lavoro. Non c’interessa altro. La politica non è riuscita a sbloccare le cose, a trovare un confronto e una soluzione con il dirigente delle Ferrovie, Braccialarghe. Noi oggi ci ritroviamo senza nulla”. Con loro i sindacalisti dell’Orsa, Mariano Massaro e Francesca Fusco. Ieri, una delegazione degli ex Ferrotel, che si occupavano delle Case Albergo delle Ferrovie e anche del Centro di formazione, è stata ricevuta in Prefettura, per un colloquio con la dottoressa Mulè. Ma a oggi le loro condizioni per un futuro occupazionale stanno battendo contro un muro. “Ringraziamo la dottoressa Mulè – ha proseguito Villari – per l’interessamento ma il tempo per noi è scaduto”. Massaro: “questa vertenza è frutto della tattica delle Ferrovie di spezzettare i servizi, hanno separato scientificamente le attività per non avere responsabilità e smantellare le prestazioni che inevitabilmente si sono abbattute sui lavoratori”. Disagi, ovviamente, per gli utenti che da metà mattinata sono rimasti bloccati alle stazioni di provenienza. Poi,lo sblocco dei binari alle 13,30. Su interessamente della prefettura e del segretario del Pd, Giuseppe Grioli, stasera alle 20,00 si saprà quando il dirigente delle Ferrovie, Braccialarghe, intenderà fissare un incontro per capire le sorti dei lavoratori che dal primo gennaio sono rimasti senza Cassa integrazione e sono praticamente in mobilità.

 

@Acaffo

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