Sparatoria al lido M’ama: accusati di lesioni gravi i due autori dell’aggressione

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Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Alessandro Cutè e Gianfranco Aloisi, rispettivamente 22 e 25 anni, i due giovani accusati di lesioni gravi per la sparatoria al lido M’ama avvenuta nella notte tra il 21 e 22 luglio.

I due, accompagnati dai legali Salvatore Silvestro e Franco Rosso, si sarebbero consegnati spontaneamente in caserma nella serata di ieri 25 luglio.

Il movente dell’aggressione, contrariamente a quanto dichiarato inizialmente dai proprietari del locale, è da ricondursi proprio al divieto, posto dai buttafuori, di entrare nel locale poiché si trattava di una serata riservata. Secondo le testimonianze degli addetti alla sicurezza ci sarebbe stato uno scambio di opinioni piuttosto acceso.

CUTE-ALESSANDROA inchiodare Cutè e Aloisi anche dei fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza che avrebbero ripreso i due nei momenti clou del ferimento. Elemento aggiuntivo per l’accusa anche l’assenza prolungata dalle rispettive abitazioni dopo l’avvenuta sparatoria.

La fedina penale di Cutè, il più giovane dei due, risulta già essere macchiata, nonostante l’età, dall’inchiesta “Doppia sponda“, inchiesta sui traffici di droga provenienti da Gioia Tauro e Catania aventi come centro di smistamento Mangialupi, Fondo Fucile e rione Taormina. Il 30 giugno scorso Cutè, assieme ad altri undici coimputati, aveva scelto la via del patteggiamento.

A pagare le spese della sparatoria al lido M’ama la 34enne Tania. Attualmente la giovane si trova in terapia intensiva: i medici affermano che le condizioni siano molto migliorate ma ancora non si può parlare di scampato pericolo. L’equipe medica avrebbe cercato di rimuovere il proiettile, ma l’emorragia al femore sarebbe ripresa, quindi è stato deciso di rimandare l’estrazione in un secondo momento. Nel frattempo è stato messo un fissatore esterno per stabilizzare l’arto e successivamente verrà impiantato un chiodo endomidollare dentro il femore.

 

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