Spari fuori dal lido: arriva la prima dichiarazione del M’ama

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Spari fuori dal lido: arriva la prima dichiarazione del M’ama. I proprietari del famoso lido messinese hanno deciso di utilizzare il profilo Facebook del locale per rilasciare la prima dichiarazione ufficiale in merito alla sparatoria avvenuta ieri notte fuori dal M’Ama.

«In merito alla disdicevole vicenda avvenuta nella notte del 21 Luglio:

Come proprietà, direzione e staff del lido/ristorante M’ama, in merito all’ormai tristemente nota vicenda avvenuta durante la notte del 21 Luglio vogliamo innanzitutto augurare di cuore una prontissima guarigione alla ragazza ferita dai criminali che, a bordo di uno scooter, hanno esploso da fuori del locale più colpi d’arma da fuoco».

Ci sembra doveroso comunicare che, il folle gesto di questi CRIMINALI, è avvenuto fuori dal locale, e che non crediamo abbia nessuna attinenza con il servizio che il locale stava offrendo in quel momento.

«Non troviamo parole, se non di disgusto e di assoluta condanna, per descrivere l’increscioso evento che mortifica anni di lavoro, impegno, investimenti e la passione di tutti gli operatori del settore; troppo a lungo la città di Messina viene etichettata come città spenta e senza futuro, troppo spesso le opportunità per i giovani messinesi vengono spesso e volentieri mortificate per trovare sviluppo e realizzazione fuori da questa città; noi il futuro vogliamo costruirlo qui, contro ogni tipo di criminalità, contro ogni persona che, in barba alle leggi statutarie possa solo immaginare di compiere un atto così vigliacco ed incomprensibile; questo futuro vogliamo costruircelo da oggi stesso, con la stessa passione e la stessa voglia di vivere e divertirci».

Parole dure nei confronti dei due uomini che, intorno alle 2:30 di notte hanno sparato tre colpi di pistola verso l’ingresso del locale, ferendo una ragazza di 34 anni. I proprietari del M’ama ritengono, inoltre, che il grave gesto non fosse rivolto esplicitamente contro il M’ama. Su questo e sugli altri aspetti della vicenda stanno indagando le forse dell’ordine.

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