Sparano contro l’auto del presidente del Parco Nebrodi, Antoci: un ferito

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Il Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, vivo per miracolo dopo essere sfuggito ai colpi di arma da fuoco che ignoti hanno esploso contro la sua vettura. E’ accaduto la scorsa notte, all’una circa. Antoci viaggiava a bordo della sua vettura sulla statale che collega San Fratello a Cesarò. Stava rientrando da una manifestazione svoltasi a Cesarò, in compagnia del poliziotto che gli fa da scorta, quando due persone hanno fatto fuoco contro l’auto. Il poliziotto ha risposto al fuoco ed ha ferito uno dei malviventi. In loro soccorso è giunto un altro poliziotto del commissariato di Sant’Agata Militello, che con la propria vettura seguiva quella di Antoci. Antoci e l’agente di scorta, illesi, sono comunque stati trasportati in ospedale. La Polizia indaga sul crimine.

Intanto, questa mattina in Prefettura si è tenuta una riunione straordinaria del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica alla quale hanno partecipato i Rappresentanti delle Forze di Polizia.

In tale occasione è stato stigmatizzato il vile gesto e, nel contempo, è stato manifestato apprezzamento per il pronto intervento degli appartenenti alla Polizia di Stato che ha scongiurato il verificarsi di ben più gravi conseguenze.

Si è quindi concordemente stabilito di proporre al competente Ufficio ministeriale l’innalzamento del dispositivo di protezione di cui la citata Personalità è da tempo destinataria a seguito dell’incisiva attività svolta in materia di contrasto a diffuse forme di illiceità da parte della criminalità organizzata nell’utilizzo dei terreni demaniali.

Al riguardo si è rivelata decisiva la stipula, in data 18 marzo 2015, presso il Palazzo del Governo, di un Protocollo di Legalità tra Prefettura, Regione Siciliana, Ente Parco dei Nebrodi, Comuni aderenti all’Ente Parco dei Nebrodi ed Ente di Sviluppo Agricolo, finalizzato a rendere più incisivi i controlli antimafia nell’ambito delle procedure di concessione a privati di beni compresi nel Parco dei Nebrodi a tutela delle imprese che operano nel settore agro-silvo-pastorale e della corretta e trasparente gestione degli aiuti comunitari destinati al comparto agricolo.

In virtù delle previsioni contenute in tale accordo, che ha consentito di estendere le verifiche antimafia ad atti prima esclusi per limiti di valore (cosiddetti sottosoglia), sono state, tra l’altro, emesse, nei confronti di imprese controindicate, numerose informazioni antimafia interdittive, peraltro confermate nelle sedi giudiziarie adite dalle stesse ditte.  I componenti del Consesso hanno manifestato il proprio sostegno nei confronti del dr. Antoci e hanno assicurato, ognuno per la parte di competenza, la massima attenzione. E’ stata anche decisa una massiccia intensificazione dell’attività di controllo del territorio nella zona interessata.

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