Cinque condanne ed un’assoluzione. Si è concluso così il processo scaturito dall’operazione “Biancaneve”, sullo spaccio di droga nei villaggi della zona sud di Messina tra Santa Margherita, Giampilieri e Galati Marina.
I giudici della Prima sezione penale del Tribunale hanno condannato Tommaso Mangano a 6 anni e 9 mesi di reclusione, Lavinia Trimarchi ad un anno e 6 mesi, Melania Francesca Billè a 10 mesi, Vincenzo Quattrocchi ad un anno e 10 mesi, Giulia Minutoli a 9 mesi. Concessa la sospensione della pena per Trimarchi, Billè e Minutoli. Assolto Antonino Bonaffini con la formula “perché il fatto non sussiste”.
I giudici hanno anche disposto il “non doversi procedere” nei confronti di una settima persona imputata e nel frattempo defunta. L’ operazione Biancaneve, iniziata nel 2014, portò alla luce un vasto giro di droga, cocaina e marijuana, attivo nella zona sud. Tutto partì dalla preoccupazione di una madre. La donna, allarmata dagli strani atteggiamenti, spesso anche violenti, del figlio ( il ragazzo chiedeva costantemente denaro, rientrava tardi la sera e in generale aveva una vita sregolata) denunciò il giovane temendo fosse finito in un brutto giro.
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