Gli agenti del Commissariato di Polizia di S. Agata Militello hanno sequestrato oltre 15 metri cubi di rifiuti speciali, pericolosi e non, prodotti da un cantiere nautico privo di autorizzazioni ambientali.
Il sequestro risale a lunedì scorso, dopo un accertamento effettuato all’interno del cantiere che si occupa di costruzione e riparazione di imbarcazioni da diporto, e che ha sede nel comune di Torrenova: la gestione dei rifiuti avveniva senza che il cantiere avesse le necessarie autorizzazioni.
All’interno del cantiere sono stati trovati rifiuti speciali (non provenienti dalle demolizioni di edifici prodotti dall’impresa edile proprietaria dell’area), rottami di imbarcazione, numerosi rifiuti speciali pericolosi, fusti e contenitori di solventi, resine e vernici di varia tipologia, scarti di lavorazione provenienti dalle riparazioni delle imbarcazioni, batterie al piombo esauste di grandi e piccole dimensioni, trucioli di legno e polveri di fibre di vetro derivate dalle attività di carteggio. Tutto accumulato senza alcun sistema di raccolta.
Al termine delle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Patti, Rosanna Casabona, sono stati denunciati il titolare del cantiere nautico ed il proprietario dell’area in cui si trova il cantiere, titolare di un’impresa edile.
I reati contestati sono “getto pericoloso di cose ed emissione di fumi e vapori, stoccaggio illecito e deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non pericolosi, miscelazione di rifiuti pericolosi e emissioni in atmosfera senza la prescritta autorizzazione”.
Gli agenti hanno applicato, per la prima volta, le nuove disposizioni in materia ambientale, introdotte con il decreto sui delitti contro l’ambiente, che, in caso di illeciti che non causano un grave pericolo per l’ambiente, permettono “il blocco delle attività illecite, la risoluzione immediata delle violazioni con bonifica dei luoghi e la messa in regola dell’attività”. L’adempimento alle prescrizioni impartite dalla Polizia permette, infine, l’archiviazione dei reati e l’interruzione del procedimento penale a seguito del pagamento amministrativo di una multa.
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nonostante il sequestro del 28-ottobre 2015 il proprietario del cantiere navale a tuttoggi continua a lavorare disperdendo polveri nei terreni circostanti, emettendo vapori e fumi maleodoranti derivanti dalla combustione di scarti di lavorazioni. Inoltre vernicia barche nel piazzale esterno e nel capannone senza avere una cabina di verniciatura con filtri sprigionando forti odori nauseanti
il cantiere è ancora attivo e nessuno interviene