Non si placano le polemiche per la colonna di fumo nero che ha caratterizzato la domenica mattina a Milazzo. Polemiche miste, ovviamente, a preoccupazione.
Peppe Marano, ex candidato a sindaco con la lista Milazzo Green, e fondatore, poco più di un mese fa del “Meetup Milazzo verde a 5 stelle”, sottolinea l’accaduto.
Emissioni continue di sostanze tossiche e cancerogene secondo Marano, episodio, quello di domenica, che ha messo in allarme i cittadini di Milazzo e di tutta la Valle del Mela, e, soprattutto, i tanti turisti che in questo periodo affollano la cittadina.
Il Meetup di Milazzo, che ha affidato a una nota stampa il proprio punto di vista, lancia l’allarme ricordando come nei giorni scorsi il sindaco neo-eletto, Giovanni Formica, aveva avviato un protocollo con la Raffineria, definendo il complesso industriale fonte di “ricchezza e lavoro” per Milazzo e per i milazzesi.
Ma l’esponente M5S non ci sta, crede che questi episodi, che definisce “veri e propri attentati alla salute e alla vita dei nostri figli”, non possano essere “normali”, come rassicurano dalla Raffineria.
Dal complesso industriale, infatti, era arrivata la spiegazione dell’accaduto in un comunicato stampa: le emissioni, secondo i vertici della Raffineria, sarebbero dovute alle «operazioni di avviamento all’impianto Fcc», durante le quali «possono verificarsi dei transitori con produzione di gas in eccesso che vengono convogliati in torcia».
Marano non crede che questo possa tranquillizzare la popolazione e quindi assicura che continuerà a presentare denunce in Procura fino a quando non ci saranno le indagini per fatti di illecito ambientale. Si dice anche pronto a rivolgersi, come hanno fatto ex lavoratori e comitati di cittadini, anche alle procure distrettuali antimafia.
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