Vincenzo Raguseo, 49 anni, commerciante messinese, per la famiglia è morto in circostanze poco chiare, per questo ha presentato una denuncia alla procura di Messina, perchè vengano accertate eventuali responsabilità mediche.
Raguseo è morto all’ospedale Papardo lo scorso 17 febbraio, dopo un iter ospedaliero cominciato lo scorso 29 gennaio, quando a seguito di un malore si recò al pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Qui- secondo il racconto dei familiari – gli fu riscontrato un problema cardiaco, per il quale fu ricoverato in terapia intensiva.
Visto l’aggravarsi delle sue condizioni e nell’ipotesi di un necessario trapianto del cuore, l’uomo fu trasferito all’Ismett di Palermo, istituto specializzato proprio nei trapianti. Lì vi rimase sino al 17 febbraio, quando i medici del capoluogo dissero che il paziente era in netto miglioramento e poteva tornare al Papardo, dove il paziente, una volta giunto, nella stessa serata si aggravò sino al decesso.
Da qui la denuncia dei familiari ai magistrati. La procura ha avviato
l’inchiesta e disposto il sequestro delle cartelle cliniche dei due ospedali siciliani in cui l’uomo è stato ricoverato. A breve l’autopsia, ma solo dopo avere individuato i sanitari di entrambe le strutture ospedaliere che hanno seguito il paziente Raguseo, che verranno iscritti sul registro degli indagati, al momento solo come atto dovuto, al fine di potere essere rappresentati da un medico legale durante l’esame autoptico.
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