Per Messinambiente anche le discariche chiuse ma da bonificare. Di Maria batte cassa al Comune: a breve mezzi senza gasolio

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dimariaPagati gli stipendi netti di gennaio alla MessinAmbiente, tra 24-48 ore, i mezzi rischiano di trovarsi senza gasolio e dunque senza poter effettuare la raccolta dell’immondizia. E da oggi, dopo l’ultimo incontro tra i commissari di Comune, Croce, e MessinAmbiente, Di Maria, la società in liquidazione di via Dogali dovrà pure occuparsi di tutte le discariche “post mortem”: ovvero della bonifica dei due siti di Tripi, di Vallone Guidari, Portella Arena e Valdina. Tutte discariche che non sono state messe in sicurezza e che adesso (ci sono anche inchieste in corso) devono essere “ripulite” a cominciare dal percolato. “Noi lo faremo – ha detto oggi ai cronisti Di Maria – ma come? Servono fondi, almeno un milione e mezzo di euro in più l’anno; intanto tra poche ore rischiamo nuovamente di restare senza gasolio nei mezzi, abbiamo problemi con la società che si occupa del trasporto alla discarica di Mazzarrà dei rifiuti solidi urbani, ci sono da comprare pezzi di ricambio, ci sono i contributi previdenziali, c’è tanto da pagare…”. Croce ha interpellato subito il ragioniere generale Ferdinando Coglitore per capire il da farsi e spera di dare risposte positive in tempi rapidi al funzionario della MessinAmbiente che quando si “affaccia” a Palazzo Zanca non aspetta neppure le domande dei giornalisti ma sussurra senza attendere: “servono soldi”. @Acaffo

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